Impianti riaperti, è tornato lo sci Quando serve il Green pass: le regole

Seggiovie scoperte, niente carta verde. Solo in pista si può togliere la mascherina

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ROMA

Lo sci riparte sulle Alpi anche in Italia, da Cervina a Cortina d’Ampezzo. Stazione capofila delle è stata ancora una volta Breuil-Cervinia, che ha inaugurato già il 16 ottobre la stagione invernale 2021-2022. A Cortina ieri è partito invece l’impianto del Col Gallina, in zona Falzarego, a quota 2.000. Il circuito Dolomiti Superski, con i suoi 1.200 km di piste, inizierà invece la stagione il 27 novembre.

Sull’arco alpino quest’anno gli amanti della neve, oltre allo skipass, dovranno avere un altro documento fondamentale: il green pass. Senza il certificato Covid-free non si potranno prendere funivie o transitare negli spazi comuni delle stazioni di partenza e arrivo. Resta l’obbligo di mascherina negli ambiente e negli impianti chiusi: capienza ridotta all’80%.

Il Green pass, però, non serve nel caso di seggiovie senza copertura. C’è invece l’obbligo di indossare la mascherina. La capienza, da decreto, nell’impianto di risalita aperto può raggiungere il 100%.

Le nuove regole sono state previste in sede di conversione del decreto legge green pass-bis, il quale ha stabilito che per accedere alle strutture sciistiche ("funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento") serve il certificato verde. E fino a che non si arriva con la pista libera davanti agli scarponi, anche la mascherina sul volto. Inoltre casco obbligatorio per chi ha meno di 18 anni, ma non solo. Polizza obbligatoria e controlli sull’uso di alcol e droghe. E regole su chi ha la precedenza. Insomma, si torna a sciare, la guardia è alta sia contro il Covid sia contro il pericolo di incidenti.