Venerdì 19 Aprile 2024

Impennata di contagi: oltre 31mila Casi in Lombardia fuori controllo

Cresce di ora in ora la pressione sugli ospedali. Gli scienziati: "Rapido peggioramento". L’Italia verso la fase 4

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di Alessandro Malpelo

Cresce di ora in ora la pressione sugli ospedali. La situazione legata al rialzo nel numero dei ricoverati per Coronavirus, definita dai tecnici "in rapido peggioramento", avvicina l’Italia alla fase 4, lo scenario meno piacevole, quello che evoca il fantasma delle chiusure, delle strade semideserte e dei degenti più anziani tenuti in vita con l’ossigeno. Ben più dei numeri e delle statistiche sono le immagini del viavai di ambulanze, con relative code davanti al pronto soccorso, a restituire nella sua drammaticità l’andamento del Covid-19. I dati del monitoraggio settimanale dicono che il valore Rt, l’indice del ritmo di trasmissione dei contagi, torna a impennarsi (1,7 a livello nazionale, con 11 regioni classificate come a rischio di proliferazione incontrollata). Nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 31mila nuovi casi, con 199 vittime, 1.030 ricoveri (+95 in terapia intensiva) e una punta record di tamponi effettuati: 215.085.

La speranza è che le restrizioni introdotte con l’ultimo Dpcm governativo possano in qualche modo contribuire a invertire la rotta. "Solo alla fine della prossima settimana vedremo gli effetti delle misure prese per rallentare la diffusione del virus", ha avvertito Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, nella conferenza stampa congiunta con il professor Franco Locatelli. Ulteriori provvedimenti, secondo i tecnici del ministero, dovranno essere adottati anche a livello locale e regionale, a seconda delle criticità riscontrate, perché le misure attuate finora non bastano.

Dall’inizio dell’epidemia il numero dei contagiati è arrivato a quota 647.674 con 38.321 decessi. In testa la Lombardia, che registra 8.960 nuovi contagiati, a seguire la Campania con 3.186 e il Veneto con 3.012. La Toscana segnala 2.765 casi, 2.719 il Piemonte. Numeri importanti anche nel Lazio (2.246) e in Emilia Romagna (1.763). Attualmente in Italia le persone in isolamento domiciliare con diagnosi di Covid-19 sono 307.046, quasi 26mila più di ieri. Il rapporto casi positivitamponi effettuati è del 14,5% (1 su 7), ieri era del 13,3%, mentre la proporzione tra contagiati e nuovi casi testati è del 24%, 1 su 4 (ieri era al 22,6%). Indicativi i quozienti ripartiti regione per regione: Veneto al 48%, Liguria 35,3%, Lombardia al 29,1%, Emilia Romagna 18,2%).

Tornando al monitoraggio settimanale si apprende che il carico sul sistema sanitario appare insostenibile, i tracciamenti dei contatti sospetti sono giocoforza incompleti. Da qui l’invito delle autorità sanitarie a mantenere un elevato livello di precauzioni: "È obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi, rispettare le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare l’isolamento dei casi accertati e la quarantena dei contatti stretti". Questa settimana, per la prima volta è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione nei reparti medicina (40%) e viene data per scontata una elevata probabilità che alcune regioni e province superino la soglia critica di occupazione della terapia intensiva.