"Impatto pesante su 780mila posti"

Francesco Pugliese, ad di Conad

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Come nasce la vostra protesta rispetto alla chiusura dei centri commerciali nei fine settimana?

"Dalla constatazione di una grande mancanza di equità – attacca Francesco Pugliese, ad di Conad –. Perché si possono fare acquisti venerdì e lunedì e non sabato e domenica? Perché si può stare in coda di fronte a un negozio del centro città e non di fronte a un negozio in un centro commerciale?"

Cosa chiedete al governo?

"Per la prima volta, tutte le associazioni degli operatori del commercio si sono unite nella richiesta di cambiamento del decreto di Natale. A peggiorare il tutto, il Dpcm vieta anche la vendita dei prodotti non alimentari negli iper e nei supermercati dei centri commerciali, capisce bene che la situazione è davvero insostenibile".

Quanto rischiate di perdere per queste limitazioni?

"Non è possibile fare una stima precisa del danno per le mancate vendite. Ma se lei pensa che il mese di dicembre è il più importante per le vendite di molti negozi dei centri commerciali, capisce che è un danno enorme, la mazzata finale per molte piccole imprese, con conseguenze gravi per le 780mila persone che lavorano nei centri commerciali italiani".

Che cosa proponete per evitare assembramenti?

"Abbiamo seguito le indicazioni del governo alla lettera, rendendo i negozi sicuri per i clienti, siamo aperti 5 giorni a settimana. Che cos’altro dovremmo fare? Nei centri commerciali c’è già molto personale addetto al rispetto delle norme di distanziamento. Il nostro l’abbiamo fatto, ora il governo intervenga a sanare questa iniquità".

 

 

 

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