Il vodka gate Berlusconi imbarazza anche l’alleato Ppe: "Rimandi tutto a Putin"

Maretta tra i Popolari per le frasi del Cavaliere sul regalo dello zar. Socialisti e Verdi: ha ammesso la storia d’amore col criminale di guerra

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E' sera quando la seconda ondata del ’vodka gate’ arriva nelle stanze che contano a Bruxelles. Manfred Weber (nella foto), il tedesco che presiede il gruppo Ppe ed è solido amico di Silvio Berlusconi ma anche senza se e senza ma nemico del nuovo zar ("Putin è un criminale di guerra. Deve perdere. L’Europa non smetterà mai di sostenere l’Ucraina. Mai" ha detto ieri all’europarlamento), si fa tradurre le agenzie di stampa italiane e trasecola. Già in plenaria ieri è successo di tutto. Hanno attaccato i socialisti, i macroniani di Renew Europe, i verdi e le sinistre. Ma anche nel Ppe è maretta. "Silvio Berlusconi rimandi la vodka a Vladimir Putin che è un criminale di guerra e non un amico" attacca Andrzej Halicki, eurodeputato del Partito popolare europeo nonché capodelegazione degli europarlamentari polacchi dello stesso gruppo di cui fa parte Forza Italia. Tra l’altro la vodka rientra nei prodotti oggetto di sanzioni, conferma la Commisisone Ue in serata. "E non sono previste esenzioni per regali o quantità specifiche" precisa la portavoce della Commissione Arianna Podestà.

"È ora che il veterano della politica si ritiri per non dire sciocchezze nella sua follia! Glorificare un criminale di guerra è un atto criminale" scrive, in un tweet, l’eurodeputato del Ppe Riho Terras, ex ministro della Difesa estone. Anche alcuni popolari tedeschi sono furiosi. Il vicepresidente del gruppo Ppe all’Eurocamera, il portoghese Paulo Rangel, tenta di frenare: "Penso che le parole di Berlusconi siano tristi, per tutti gli europei che soffrono per la tirannia di Putin, ma sono opinioni personali che nulla hanno a che vedere con la posizione d’un partito e con la garanzia assoluta che offre un leader europeo come Tajani".

Il gruppo S&D, per voce della presidente, la socialista spagnola Iratxe Garcia Perez, spara a palle incatenate. "Forza Italia – dice la Garcia Perez – è passata dall’essere il pilastro del centrodestra in Italia a stampella del postfascismo. Berlusconi ha ammesso la sua storia d’amore con Putin il criminale di guerra che sta distruggendo l’Ucraina. Questo è il vero volto di Forza Italia. Weber e Berlusconi ripetono che Forza Italia sarà la garanzia di un governo europeista, atlantista e che difenderà i valori dell’Unione europea. Permettetemi di dubitarne". "Mentre infuria la guerra di Putin in Ucraina, Berlusconi – attaccano in una nota i verdi europei – gli invia lettere d’amore e il suo partito Forza Italia si allea con i post-fascisti in Italia. Basta con l’ipocrisia. Invitiamo il Ppe e il suo presidente a condannare l’amicizia di Berlusconi con Putin". Anche Renew Europe chiede al Ppe di "condannare le parole di Berlusconi".

Oggi è prevista una riunione del gruppo Ppe, del quale è vicepresidente Antonio Tajani, che tenterà di mettere una pezza alla falla. "Sarò al summit del Ppe – ha promesso – per confermare la posizione europeista, filo atlantica e di pieno sostegno all’Ucraina mia e di Forza Italia. In tutte le sedi istituzionali non è mai mancato il nostro voto a favore della libertà e contro l’invasione russa". Sa bene che nel mirino di chi in Italia spara politicamente contro Berlusconi c’è lui, che rischia di non andare alla Farnesina. Ma il problema oggi è l’Europa. Basti pensare che e in seno al Ppe potrebbe maturare un nuovo tentativo di chiedere l’uscita di Forza Italia dal Ppe: in Polonia, Stati baltici e in altri paesi dell’est, ci sono alcuni popolari che si stanno mobilitando in questo senso.