Il virologo: focolai sotto controllo "Il 90% degli infetti ha sintomi lievi"

Continuano a crescere in Italia i casi di Coronavirus. "Si stanno sommando tre diversi fattori – spiega Massimo Clementi, ordinario di microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia del San Raffaele –. Primo, l’aumento degli infetti che si sarebbe fisiologicamente verificato in Italia in base alla progressione della curva. Secondo, i contagi di ritorno che qualcuno ha ironicamente definito ‘dei figli di papà’, cioè di coloro, in prevalenza giovani, che hanno deciso di andare in vacanze in Paesi dove l’allerta sanitaria è ancora in corso, ignorando i rischi connessi. Infine, i focolai esplosi tra gli immigrati".

Per Clementi tuttavia la situazione rimane "sotto controllo". "Il 90% dei positivi – prosegue – è asintomatico o paucisintomatico. Da un punto di vista clinico non ci sono quindi preoccupazioni. Non dimentichiamo che è pure aumentato il numero dei tamponi, eseguiti in modo mirato, in base ai risultati dei test sierologici". La convivenza con il Covid si preannuncia lunga. "Questo accade – sottolinea Clementi – per centinaia di migliaia di virus. Il vero interrogativo è cosa succederà da ottobre in poi, con l’arrivo della stagione invernale, anche se non credo ci ritroveremo nella situazione dei mesi scorsi. Oggi è possibile tracciare e circoscrivere i focolai tempestivamente, scongiurando la diffusione di massa. Per proseguire in questa direzione penso che bisognerebbe tornare a incentivare l’utilizzo della app Immuni". Intanto ieri sono stati individuati i primi cinque volontari che si sottoporranno al test del vaccino tutto made in Italy allo Spallanzani di Roma: si tratta di uomini tra i 31 e i 46 anni, tra cui alcuni professionisti.

Loredana Del Ninno