Giovedì 18 Aprile 2024

Il Viminale e i cortei: "Esiste un rischio infiltrati". Sapienza ancora occupata

Alla vigilia delle manifestazioni per i 100 anni dalla Marcia su Roma, il ministro dell’Interno Piantedosi torna a ripetere quella che sarà la strategia delle forze dell’ordine

Roma, 28 ottobre 2022 - "Equilibrio e moderazione". Alla vigilia delle manifestazioni indette in occasione dei 100 anni dalla Marcia su Roma, primo vero banco di prova nella gestione della piazza del nuovo governo, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi torna a ripetere quella che sarà la strategia delle forze dell’ordine, ribadendo il rischio che la crisi e l’incertezza economica possano incendiare le piazze. E mettendo nuovamente in guardia dalle strumentalizzazioni e da possibili infiltrati nelle manifestazioni: "le analisi ci dicono che qualcuno sta provando ad organizzarsi, professionisti della sommossa che noi monitoriamo e teniamo sotto attenzione".

È chiaro dunque che, in un momento in cui "cresce la paura e aumenta la richiesta di sicurezza" è necessario "fare attenzioni alle strumentalizzazioni della paura". In ogni caso, ripete il ministro, "l’esercizio della forza pubblica per il ripristino della legalità è sempre l’ultima delle opzioni". Anche se ci sono già segnali di un "avvitamento della protesta". Il riferimento non è direttamente collegato a quanto avvenuto martedì alla Sapienza di Roma, dove fuori la facoltà di Scienze Politiche si sono registrati momenti di forte tensione tra appartenenti ai collettivi studenteschi e le forze dell’ordine, ma l’allerta resta alta, soprattutto per eventuali infiltrati. Il numero uno del Viminale ricorda infatti che le "strumentalizzazioni della paura sono già avvenute in passato nel periodo del Covid" e che la "crisi socioeconomica, l’invecchiamento della popolazione e la mancata cura del degrado urbano fanno aumentare la paura e questo è un tema di cui dobbiamo farci carico".

Un momento dell’assemblea pubblica degli studenti, ieri alla Sapienza di Roma
Un momento dell’assemblea pubblica degli studenti, ieri alla Sapienza di Roma

Parole arrivate nel giorno del primo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica durante il quale è stato analizzato il rischio che il malcontento faccia da detonatore tra le categorie più penalizzate dalla "congiuntura economica e al variegato fronte contestativo". Anche per questo mercoledì il capo della polizia Lamberto Giannini ha sottolineato al necessità " di gestire l’ordine pubblico con il massimo dell’oculatezza" e "cercando di fare opera di mediazione". E tra le tante manifestazioni di un fine settimana di fuoco particolare preoccupazione desta l’evento "contro la guerra e le sanzioni alla Russia", indetto dall’ex di Forza Nuova, Giuliano Castellino, attualmente sotto processo insieme ad altri per l’assalto alla Cgil dell’ottobre dell’anno scorso.

E la protesta all’Università la Sapienza di Roma rischia di allargarsi: se mercoledì è stato occupato il liceo classico Albertelli ieri il movimento Cambiare Rotta ha occupato Scienze politiche. "Via la polizia, via la rettrice", dicono gli studenti. Eppure la rettrice Antonella Polimeni con una mail indirizzata agli studenti mercoledì sera aveva precisato che "l’intervento delle Forze dell’Ordine è stato deciso e coordinato dal Dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma". Condanna dell’uso della forza è poi arrivato "dal Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche", come anda da numerose forza politiche, dal Pd alla sinistra. "Gravissimo l’uso dei manganelli contro gli studenti", ha scritto il gruppo Pd del Senato.