La libertà può avere il costo di una ‘via crucis’, quella che vivono in queste ore i cittadini dell’Ucraina. Lo dice il vescovo cattolico di Odessa, monsignor Stanislav Shyrokoradiuk. L’Ucraina non ha alternative all’indipendenza, alla libertà e all’orientamento verso l’Europa: "Questa è la nostra strada che abbiamo scelto. Vogliamo continuare così, anche se per tutti noi è una via crucis", ha confidato alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che dall’inizio della crisi ha già inviato ai sacerdoti sul campo aiuti per 1,3 milioni di euro e che si appresta, la prossima settimana, ad una ulteriore donazione "altrettanto corposa".
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