Sabato 14 Settembre 2024
DAVIDE
Cronaca

Il vento dell’odio che sferza l’Occidente

Rondoni

Li vedo intorno a me, parlano a mezza voce, con poco coraggio. Sono gli antisemiti. Ignoti e famosi. Quelli che per motivi che spesso sfuggono pure a loro stessi, sono tiepidi in questi giorni a condannare l’assalto crudele di Hamas. Non mancano né in Italia né, di più, all’estero, come in Francia, segni di avversione contro gli ebrei. Mi chiamo , come il Re d’Israele. Ballando nudo con il popolo, portò l’arca dell’Alleanza a Gerusalemme, stabilendola in città santa. Scrisse i Salmi, fu peccatore e guerriero, amò appassionatamente. Per Dante e Petrarca è un grande poeta. Anche solo per questo, non potrei mai essere "contro" Israele. Posso criticarne le scelte politiche, ma mai essere "contro". Da dove nasce ancora, dopo l’Olocausto, dopo decenni di testimonianze (e anche di troppa retorica) su quei fatti terribili di genocidio, questa lama d’odio che ci attraversa? Quando si prende di mira come bersaglio d’odio un oggetto al tempo stesso generico e preciso (gli ebrei, tutti, in quanto tali, e solo loro tra tutti i popoli del mondo) significa che il magma d’odio sfugge alla ragione, non è motivato da circostanze precise e consapevoli. A volte sembra un odio contro se stessi, cieco, obnubilato. Si fa confusione, e un odio confuso non è solo più stupido, ma anche più pericoloso. Quel che chiamiamo Occidente è attraversato non in modo marginale da tale odio, mirato e confuso, feroce. Ci avvelena come un gas. Perché ce l’hanno con chi rappresenta in terre dificili un segno di libertà, democrazia, libertà della persona? Non sono questi i beni che ci rendono quel che siamo rispetto a maree che ovunque montano di estremismo, di brutale totalitarismo? Inviterei chi in Italia manifesta pro Hamas a provare a fare manifestazioni non allineate nei territori controllati dall’estremismo islamico. Ma no, stanno qua a odiare comodamente, e vilmente, gli ebrei.