Martedì 23 Aprile 2024

Il vaccino ai giovani? Ne riparliamo nel 2022

L’Oms: non basta per tutti, operatori sanitari e anziani hanno la priorità. L’Ue rassicura: "Tutti gli Stati avranno le dosi in contemporanea"

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I giovani dovranno attendere fino al 2022 per ricevere un vaccino contro il Covid-19 poiché la produzione iniziale dovrà essere assegnata in via prioritaria ai gruppi a più alto rischio. Lo ha dichiarato il capo scienziato dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Soumya Swaminathan. "La gente pensa che il primo gennaio ci sarà un vaccino e che le cose torneranno alla normalità, ma le cose non saranno così. Nessuno ha mai prodotto vaccini nei volumi che saranno necessari, quindi nel 2021 speriamo di avere vaccini, ma in una quantità limitata", ha chiarito.

C’è un chiaro consenso sul fatto che i primi vaccinati saranno gli operatori sanitari che sono in prima linea nella lotta alla pandemia e che poi toccherà agli anziani e alle persone più vulnerabili. "Una persona giovane e sana dovrà aspettare fino al 2022 per essere vaccinata", ha detto la scienziata. La Commissione Ue e gli Stati membri stanno assicurando la produzione di vaccini attraverso accordi di acquisto anticipato coi produttori di vaccini in Europa e qualsiasi vaccino dovrà essere autorizzato dall’Agenzia europea dei medicinali. Lo indica l’esecutivo Ue che ha presentato la strategia che gli Stati Ue dovrebbero mettere in atto per la vaccinazione comune. "Tutti gli Stati membri avranno accesso ai vaccini contemporaneamente sulla base delle dimensioni della popolazione. Il numero complessivo di dosi di vaccino sarà limitato durante le fasi iniziali della distribuzione e prima che la produzione possa essere aumentata", indica Bruxelles. La Commissione europea sta firmando o ha già firmato vari contratti per la fornitura di vaccini.

Il candidato vaccino cinese anti Covid-19 ‘BBIBP-CorV’, ottenuto utilizzando l’intero virus SarsCov2 inattivato, è risultato sicuro e ha dimostrato di indurre una risposta immunitaria nei volontari sani. Lo dimostrano i risultati preliminari della sperimentazione di fase 1-2 del vaccino pubblicati su The lancet infectious diseases. La sperimentazione, condotta in Cina dal 29 aprile al 30 luglio 2020, ha coinvolto oltre 600 volontari sani tra 18 e 80 anni di età. Lo studio ha evidenziato una risposta anticorpale in tutti i partecipanti entro il 42° giorno dopo la vaccinazione. Sono 1.972 gli studi clinici registrati nel mondo per una cura contro Covid-19: 75 quelli sui vaccini, di cui 9 in fase 3. A guidare la classifica dei trial clinici è la Cina, con 23 studi all’attivo, seguita da Usa (12) e Gran Bretagna (8).

red. est.