Il treno atomico di Putin. Incubo guerra totale

Mosca fa girare il video del convoglio militare e minaccia: "Guerra Nato-Russia più vicina"

Vladimir Putin, 69 anni

Vladimir Putin, 69 anni

Putin vuole fare pressione sull’Occidente facendogli credere che l’uso in Ucraina di una arma tattica nucleare russa è imminente. Mosca agita lo spauracchio dell’utilizzo delle armi nucleari, facendo filtrare su alcuni canali Telegram filorussi (ad esempio Rybar) un video di un convoglio ferroviario del 12° direttorato del ministero della Difesa russo – il 12° Gumo, da cui dipendono le munizioni nucleari, il loro immagazzinamento e il loro trasporto – che sarebbe diretto in Ucraina.

La notizia viene rilanciata dal Times di Londra che scrive: "Il presidente Putin è pronto a dimostrare la sua volontà di usare armi di distruzione di massa con un test nucleare ai confini dell’Ucraina". A parte il fatto che lo strike nucleare, semmai, sarebbe in Ucraina (e non avrebbe senso altrimenti) il quotidiano inglese cita, per spiegare cosa è il 12° direttorato, l’analista polacco Konrad Muzika, che a sua volta ha rilanciato la notizia confermando che "il treno è del 12° Gumo". Ma Muzyka, su Twitter, ha anche chiarito che non crede (e una geolocalizzazione sembra dargli ragione, il treno sarebbe nella regione di Mosca, pare diretto ad un poco lontano sito militare) che il treno sia diretto in Ucraina. "Il video mostra i preparativi per uno strike nucleare? – obietta Muzika – Non proprio. Ci sono altre spiegazioni più probabili. Potrebbe essere una forma di segnalazione all’Occidente del fatto che Mosca sta innalzando il confronto. Oppure la Russia potrebbe condurre la consueta esercitazione autunnale di deterrenza strategica in ottobre, quindi questo treno potrebbe mostrare una preparazione per questa esercitazione".

A smentire l’ipotesi anche una fonte militare occidentale che chiede l’anonimato: "Non abbiamo visto alcun indicatore o attività che riteniamo fuori dalla norma. Non abbiamo visto attività che vadano al di là del normale per i tipi di attività che vengono condotte da questi elementi delle forze strategiche russe". E così anche il Cremlino, che probabilmente dopo aver lanciato il sasso, nasconde la mano. Sollecitato su un eventuale ricorso all’atomica, il portavoce Dmitry Peskov ha replicato che Mosca non intende "prendere parte alla retorica nucleare alimentata nei media occidentali" da politici e capi di Stato.

Ma gli americani sono diffidenti e considerano l’uso di una arma nucleare tattica una eventualità possibile, pur se oggi improbabile. "Putin, se dovesse avvertire di essere spalle al muro, potrebbe diventare piuttosto pericoloso e incauto" ha sostenuto il direttore della Cia, Bill Burns, in un’intervista rilasciata alla Cbs. Da tempo il Pentagono, i laboratori nucleari e le agenzie di intelligence fanno simulazioni al computer su quanto potrebbe accadere.

La prima reazione americana, coordinata con la Nato, sarebbe di tipo convenzionale, con attacchi contro la base o l’unità dietro al lancio o contro le forze russe in Ucraina e Crimea, nonché contro la flotta del Mar Nero. Una operazione ad altissimo rischio di escalation perché i russi risponderebbero probabilmente con una nuova arma nucleare tattica in Ucraina o un attacco missilistico convenzionale contro basi Nato e il rischio di una guerra aperta Nato-Russia sarebbe dietro l’angolo. Dal Cremlino confermano. Konstantin Vorontsov, vicedirettore del dipartimento per la non proliferazione e il controllo delle armi del ministero degli Esteri, minaccia: "Il sostegno militare degli Usa all’Ucraina spinge la situazione più vicina al punto di un confronto militare diretto tra Russia e Nato".