Mercoledì 24 Aprile 2024

Il tesoro dell’Italia L’industria del vino vale 31,3 miliardi Tajani: va difesa in Europa

Verona, il ministro degli Esteri: bere con moderazione non danneggia la salute . Lollobrigida: meglio lavorare nell’agricoltura che aspettare il reddito sul divano.

Il tesoro dell’Italia  L’industria del vino  vale 31,3 miliardi  Tajani: va difesa in Europa

Il tesoro dell’Italia L’industria del vino vale 31,3 miliardi Tajani: va difesa in Europa

"Nelle campagne c’è bisogno di manodopera. E i giovani italiani devono sapere che non è svilente andare a lavorare in agricoltura. Anzi, quello che non è un modello di civiltà è non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza".

La ‘strigliata’ di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, tuona forte al Vinitaly, il salone internazionale dedicato a vini e distillati. Salone che, con la sua prima giornata in programma, ha spianato la strada a riflessioni e nuovi confronti sui temi più caldi del settore. "Vogliamo contrastare l’immigrazione illegale, fare formazione nei Paesi di provenienza, e organizzare una reale integrazione - prosegue Lollobrigida -. Sui flussi è evidente che c’è la volontà di organizzarli seriamente, quello che non è stato fatto in questi anni". Ma non solo.

Al Vinitaly, infatti, si torna anche a discutere dell’etichettatura degli alimenti in ambito europeo: "Il Nutriscore non serve a informare - continua il ministro - ma a condizionare. Non è un algoritmo a dirci cosa mangiare, bensì la capacità di distinguere e discernere. Meglio il modello italiano delle etichette a batteria che va a individuare il quantitativo dei prodotti valido per una dieta bilanciata".

Nel corso della prima giornata, il "nettare di Bacco" si è confermato, ancora una volta, il fil rouge che lega le oltre quattromila aziende presenti in fiera e che, fin dalle prime ore della mattinata, hanno riempito gli oltre 100mila metri quadri di superficie espositiva: l’intero mondo dell’industria vitivinicola nazionale, vale 31,3 miliardi di euro e impegna 530mila aziende con circa 870mila addetti. Un vino di grande valore, insomma, che come ricordato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, "rappresenta un fiore all’occhiello della nostra tradizione: chi sostiene che è una sostanza cancerogena, sbaglia. Bisogna difendere la dieta mediterranea, che è la nostra cultura e identità. Dobbiamo difendere questo modello di alimentazione e ribadire che anche il vino, se bevuto con moderazione, fa bene alla salute". Non solo. "Siamo tutti impegnati contro il cambiamento climatico, perché è sacrosanto difendere l’ambiente, ma l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione, che mette sopra a tutto l’ambiente e si dimentica dell’uomo - conclude il ministro -. Quando gli obiettivi della politica ambientale non sono raggiungibili si fa il danno dell’agricoltura e dell’industria. E noi siamo un Paese a economia reale".

Giorgia De Cupertinis