
Sadegholvaad è di origine iraniana: ero lì un mese fa
Era lì a Shiraz, una delle città iraniane colpite dai bombardamenti di Israele, appena un mese fa. "Ero andato a trovare i miei famigliari. Molti di loro vivono lì". Sono ore d’ansia queste per Jamil Sadegholvaad (foto), sindaco di Rimini – è nato e cresciuto nella città romagnola – ma di origini iraniane da parte di padre, Mahmood (scomparso un anno fa). In Iran Sadegholvaad ha tanti famigliari. "A Shiraz abitano i miei zii e i miei cugini. Mi trovavo lì un mese fa: ero andato a fare visita ai miei parenti".
Da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Iran, Sadegholvaad è in contatto costante al telefono con i parenti che abitano in Iran. "Ci sentiamo continuamente, per chiamate e messaggi – conferma il sindaco riminese – La situazione è davvero molto preoccupante. Sono in ansia per i miei famigliari. Stanno bene, per fortuna, ma hanno sentito i bombardamenti e sono spaventati. E nessuno sa in questo momento come la situazione potrà evolvere". Si teme un’escalation di attacchi da parte di Israele, dopo che l’Iran ha subito reagito con la controffensiva. E si contano già parecchie vittime, da una parte come dall’altra.
Sadegholvaad vuole evitare di parlare delle ragioni del conflitto, ma teme per le sorti dei suoi famigliari. "Non intendo addentrarmi in analisi geopolitiche o parlare delle cause che hanno portato a questa nuova guerra – ci tiene a ribadire il primo cittadino riminese – Purtroppo stiamo assistendo al rapido aggravarsi della situazione, già drammatica, in Medio Oriente. È una situazione che preoccupa e tocca tutti noi". E che ha alzato inevitabilmente la guardia anche in Italia. Con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha subito riunito il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica e disposto il rafforzamento di presidi e controlli di tutti gli obiettivi ritenuti "sensibili".
Misure di sicurezza necessarie, in un clima internazionale diventato ancor più infuocato. Anche a Rimini saranno presi provvedimenti. E intanto sale l’angoscia "per quello che potrà accadere – continua il sindaco Sadegholvaad – In queste ore di grande apprensione per i miei famigliari, il mio pensiero va a tutto il popolo iraniano. Un popolo orgoglioso, colto, che da troppo tempo vive in una condizione complicata". Rimini è tra le città che – nei giorni scorsi – raccogliendo l’appello lanciato dal presidente dell’Emilia Romagna Michele de Pascale, ha scelto di interrompere ogni relazione istituzionale con il governo di Israele e gli enti israeliani.