Martedì 23 Aprile 2024

Il rischio per i 5 Stelle Diventare ininflulenti

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COSÌ VINCE

Mai il partito di maggioranza era stato tanto ignorato nei totocandidati, neppure con nomi di area. Ma Giuseppe Conte è ormai un gregario e come ogni gregario può solo sperare di entrare nella fuga decisiva per far vincere un altro. L’obiettivo di Conte è inoltre tenere insieme per quanto possibile il proprio drappello di spauriti peones. Ha però una consolazione: se dovesse fallire, pensi che sulla salita del Quirinale si sono schiantati leader più strutturati di lui, da Andreotti a Fanfani.

COSÌ PERDE

Conte ha tanto da perdere, perché se le cose per i Cinquestelle finissero male, in molti non vedono l’ora di mettere sotto accusa la sua guida. Citofonare Di Maio. I risultati per lui peggiori sono ovviamente Berlusconi, un candidato a piacere indicato da Renzi oppure lo sfaldamento del suo gruppo. Ossia la sostanziale irrilevanza, per non aver avuto abbastanza iniziativa politica o non essere stato capace di dire la propria sulla candidatura decisiva. Conte non ama Draghi, ma alla fine potrebbe accettarlo come minore del mali.