Mercoledì 24 Aprile 2024

Il referendum non scalda Meno di un terzo alle urne

Alle 19 affluenza ancora bassa per il taglio dei parlamentari, malissimo il Sud. Per le Regionali mezzo flop in Campania. Il Veneto supera quota 35

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di Ettore Maria Colombo

Benino, ma senza entusiasmi, per quanto riguarda il referendum costituzionale. Dati contrastanti e diversi da regione a regione per quanto riguarda le regionali. L’ultimo dato parziale sull’affluenza per il referendum è quello delle ore 19 di ieri sera: ha votato il 29,75% (alle 12 il dato era del 12,25%) degli aventi diritto, rende noto il Viminale, sul totale dei 7.903 comuni italiani.

Per quanto riguarda il rinnovo dei consigli regionali, i dati sono altalenanti e potrebbero dire molto anche sulle diverse scelte politiche dell’elettorato: in Toscana ha votato il 36,29% del corpo elettorale (la regione con l’affluenza più alta), in Puglia solo il 27,6% (una cifra assai bassa, ma mai quanto la Campania: 26,5%) mentre Marche (32,97%) e Liguria (32,07%) sono praticamente allineate come votanti e il Veneto svetta, come percentuale di voto, avvicinandosi alla Toscana, con il 35,5%. In Valle d’Aosta, dove però si vota solo per il consiglio e non per il presidente, l’affluenza è stata del 42,68%.

Mixando i due ordini di elezioni (referendum e regionali), un dato che colpisce è che, a ieri sera, l’affluenza al referendum è più alta in Piemonte (30,9%) e Lombardia (31,5%), dove si votava solo per il referendum, che in Campania (29,1%) e in Puglia (30,2%), dove si vota sia per le regionali che per il referendum. Tra i territori chiamati a esprimersi solo sul taglio dei parlamentari, particolarmente basso – come già alle 12 – il dato della Sardegna, fermo al 17% e delle regioni del Sud (tra il 24 e il 27%) mentre sono molti alti i dati i votanti in Valle d’Aosta (44,4%, dove si votava anche per la Regione) e Trentino (40,5%). Dove si votava anche alle Regionali, spicca, nel voto al referendum, la percentuale della Liguria (35%).

Infine, sempre alle ore 19, è stata del 36,9% l’affluenza alle urne degli elettori per le Comunali.

Malgrado la bassa affluenza, i leader politici sono ovviamente andati tutti alle urne. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella voterà oggi nella sua Palermo, le altre cariche dello Stato (il presidente della Camera Fico a Napoli e quella del Senato Casellati a Padova) hanno già esercitato tutti il loro diritto di voto. Giuseppe Conte ha votato a ora di pranzo nel seggio allestito in una scuola nel centro di Roma. Il premier ai cronisti dice di aver votato "in scienza e coscienza".

Votano anche tutti i leader della maggioranza. Nicola Zingaretti a Roma, Luigi Di Maio nella sua Pomigliano d’Arco ("sono trent’anni che la aspettiamo", dice l’esponente M5s alzando la scheda del referendum prima di deporla nell’urna) e Matteo Renzi, leader di Iv, nella sua Firenze. Tra i leader del centrodestra Giorgia Meloni e Matteo Salvini andranno al seggio stamattina. Silvio Berlusconi, come da protocollo per chi è in quarantena a causa del Covid, ha già votato invece con il personale competente della Ats di Monza ad Arcore, dove si trova in isolamento.