Mercoledì 24 Aprile 2024

Il recupero della Lega, Salvini tira un sospiro di sollievo

Dopo il tracollo alle politiche, il Carroccio in Lombardia strappa il 17% (oltre al 6 della lista Fontana). Il vicepremier: "Sopra il 20% a Bergamo e il 30% a Sondrio: altro che rivalità, lavorare in coalizione funziona"

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di Andrea Gianni

Il tracollo della Lega alle Regionali, che avrebbe messo in forse la leadership di Matteo Salvini, non c’è stato. Il Carroccio tiene e cresce, nonostante la prova di forza di Fratelli d’Italia sulla scia delle scorse elezioni Politiche che hanno incoronato gli alleati come primo partito anche in Lombardia, tradizionale roccaforte e culla leghista. Così Matteo Salvini, che ha seguito gli spogli nella sede della Lega in via Bellerio insieme al candidato Attilio Fontana e ai vertici del partito, dopo le 19.30 si palesa a dati consolidati per esprimere soddisfazione per un "risultato straordinario e inatteso", con ben oltre il 50% delle preferenze ottenute dall’avvocato di Varese e storico esponente leghista, confermato per un secondo mandato a Palazzo Lombardia.

"Tornare a vedere la Lega sopra al 20% nella provincia di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e addirittura al 30% a Sondrio – spiega Salvini – ci dice che la strada è quella giusta". E il "gioco di squadra" con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi "funziona, al di là di quello di cui si è chiacchierato". Il riferimento è a "competizioni e rivalità", in particolare con Fratelli d’Italia che in Lombardia ha fatto incetta di voti anche nel tradizionale elettorato leghista. La Lega di Matteo Salvini - messa in discussione dai “ribelli“ bossiani riuniti nella corrente nordista Comitato Nord - non solo regge e cresce rispetto alle elezioni nazionali ma, se si sommano i suoi voti con quelli della lista di Fontana, di fatto si colloca non così lontano dal partito di Meloni nel “derby“ che si è giocato nelle province lombarde.

Tiene oltre le previsioni anche Forza Italia nonostante la concorrenza del Terzo Polo e di Letizia Moratti. Insomma, poche variazioni rispetto al 25 settembre: una situazione che cristallizza i rapporti di forza all’interno dell’esecutivo. Le Lega, alle ultime elezioni Politiche, aveva registrato un 13,8% in Lombardia, con un travaso di voti verso FdI. Adesso si attesta sul 17%, anche se è lontano il 29,6% incassato alle Regionali del 2018, con il primo mandato di Fontana.

"Ci aspettavamo una conferma del risultato delle Politiche – spiega Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale della Lega – e questa crescita è per certi versi inaspettata, considerando anche il risultato superiore al 6% ottenuto dalla lista civica di Fontana. È stata premiata la proposta in Lombardia, ma anche le scelte della Lega nel Governo nazionale. Le leadership di Salvini di certo ne esce rafforzata, e in alcuni territori potrebbe esserci stato anche un ritorno alla Lega di elettori che si erano spostati verso FdI".

Esulta, per l’elezione di Fontana in Lombardia e di Rocca nel Lazio, anche il ministro Roberto Calderoli. Lo sguardo, ora, è puntato alle elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia. "Vogliamo portare a casa – conclude Salvini prima di lasciare vi a Bellerio – questa iniezione di forza, di leghismo che arriva da Lazio e Lombardia".