
La facciata del Duomo di Napoli trasformata in un mosaico di volti: è l’opera site-specific del francese JR
Nino Femiani
Napoli, si sa, è una città sempre in bilico tra sacro e profano, tra il prodigio di San Gennaro e la trivialità sacrilega dei vicoli. E chi meglio di JR, artista francese, re della street art, che si definisce "artivisto urbano", faccia da poeta di banlieue e fama da star, poteva incollare sulla facciata del Duomo un’installazione che fa discutere, sorridere e arrabbiare? Il progetto "Chi sei, Napoli?" è un gigantesco collage di 606 volti napoletani, raccolti in quasi due anni di set fotografici tra Piazza Sanità, Fuorigrotta, Mergellina, Quartieri Spagnoli. Un mosaico di tessere umane che campeggia sulla facciata neogotica del Duomo. Ma Napoli, si sa, obbedisce a un imperativo; "scherza con i fanti, ma lascia stare i santi". E così, appena svelata l’opera di JR (come il cattivo di Dallas), sono partite le polemiche. Qualcuno ha gridato al "Napolicidio", altri hanno protestato per la scelta della location, ritenuta blasfema, altri ancora hanno puntato il dito contro immagini stereotipate o diseducative (i ragazzini in scooter senza casco). "Giù le mani dalla cattedrale!", si è sentito nel giorno dell’inaugurazione, mentre c’era chi si chiedeva se JR avrebbe mai osato piazzare una simile installazione davanti a una moschea. Il francese non si è scomposto, ricordando che lui non ha dimenticato il sacro – una scena che richiama la deposizione dalla croce – accanto al profano della Napoli plebea che vive, urla, ride, si sposa in pompa magna o si tuffa a Marechiaro. Ci sarebbe solo da chiedersi: cosa sarebbe successo se il cardinale Mimmo Battaglia fosse uscito papa dal Conclave?