Il principe Carlo non deve sfilare con Greta

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Deborah

Bonetti

All’alba dei 73 anni (li compie il 14 novembre) il principe Carlo sembra più che mai in sintonia con i giovani ambientalisti. Il futuro re ecologico ha sempre parlato a favore del rispetto della natura e contro l’espansione dei combustibili fossili, e finalmente ha trovato chi lo apprezza. L’erede al trono si è incontrato con la giovane eco-guerriera Greta Thunberg e i due si sono scoperti uniti dalla stessa passione e mossi dalla stessa rabbia verso i governi e le istituzioni che trascinano i piedi. Ecco quindi scattare l’invito a Carlo, da parte di Greta, di partecipare alla marcia di protesta a favore dell’ambiente per le strade di Glasgow. Sarebbe stato un bel colpo per il futuro re, apprezzato ma mai veramente amato dai futuri sudditi (causa soprattutto il suo matrimonio sfortunato con Diana).

Ma lì Carlo ha dovuto frenare. "Sarebbe difficile", ha detto il principe, senza dilungarsi in spiegazioni. In realtà, sarebbe stata la sua scorta con i servizi segreti inglesi a bloccare l’iniziativa. Il rischio alla sua sicurezza personale sarebbe impensabile. Impossibile proteggerlo in mezzo a migliaia di persone marcianti. "Sarebbe un bersaglio troppo facile, come sparare sulla Croce Rossa", avrebbe detto uno di loro. E così Carlo ha dovuto limitarsi a dire: "Condivido la frustrazione dei giovani, bisogna agire, niente più parole. Non ci si può dimenticare che si tratta del loro futuro. Il peso della storia è sulle spalle dei leader radunati a Glasgow".