Giovedì 18 Aprile 2024

Il primo cittadino che ha spento l’Italia: serviva un segnale

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CENTO (Ferrara)

Edoardo Accorsi, sindaco di Cento (Ferrara), arriva da lei la proposta di spegnere i monumenti delle città per evidenziare le difficoltà dei Comuni col rincaro delle bollette. Come le è venuta l’idea?

"Constatando che diventava molto impegnativo chiudere il bilancio a causa dei rincari, i quali avrebbero avuto ripercussioni anche sui cittadini. L’unico modo per far sentire la nostra voce al governo era compiere un gesto simbolico ma deciso, spegnendo le nostre città".

Si aspettava l’adesione da tutta Italia?

"Mi ha fatto piacere. Significa però che esiste un problema reale. È positivo che ci si sia mossi insieme, al di là dell’appartenenza politica di ciascuno di noi, chiedendo aiuto. Questa unione è un grande risultato".

Iniziativa partita da un giovane sindaco di provincia…

"In questo Paese ci sono giovani amministratori che vogliono dire la loro, poter contribuire allo sviluppo dei nostri territori, dei nostri paesi, dell’Italia".

È una sorta di sciopero contro il governo?

"No. Era però importante far sentire la voce degli enti locali: anche noi abbiamo bisogno di risposte urgenti, come imprese, artigiani, commercianti e famiglie".

Cosa si aspetta succeda ora? "Spero che il governo dia risposte. Dobbiamo avere fiducia: sono certo che le risposte arriveranno".

Quanto forte è sentito dai suoi cittadini il problema dei rincari energetici?

"Davvero molto, stanno arrivando ulteriori bollette salate. Ho sentito in seria difficoltà soprattutto artigiani e commercianti. La situazione è preoccupante anche per chi già si rivolge ai nostri sportelli sociali. Più si andrà avanti, più la questione diventerà complicata".

Laura Guerra