Il prete, gli amici, il parrucchiere La Roma popolare della premier

La borgata della Garbatella dove è cresciuta, il sobborgo borghese di Mosticciano dove abita "Sempre gentile. Dice: ’Alla Camera mi chiamano onorevole, qui sono Giorgia’". I capelli? "Mai capricci"

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di Alessandro Farruggia

La rossa Garbatella, la borghese Mostacciano. La vita privata di Giorgia Meloni si snoda tra il quartiere popolare voluto dal fascismo ma poi diventato una roccaforte della sinistra (e dei pentastellati) e il tranquillo sobborgo romano che sorge a fianco del Grande Raccordo Anulare. Nel primo, arrivataci quando aveva due anni, è cresciuta e “nata“ polticamente, nel secondo, dove vive anche sua sorella, da anni abita. E se nel primo quartiere prevale la freddezza, a Mostacciano per (quasi) tutti è “Giorgia, una di noi“.

"La Garbatella di sinistra rosica – dice Alberto, 55 anni, un suo elettore che vive accanto al “grattacielo rosso“ di piazza Eugenio Biffi, chiamato così solo per il colore voluto dall’architetto Sabbatini nel 1920, ma il cui cuore della maggior parte degli abitanti batte a sinistra – proprio qua i comunisti misero uno striscione contro di lei quando fece un comizio. Ma lei ha sempre avuto coraggio e adesso si gode il frutto della sua tenacia". Alla sede di Fdi (che sorge in via Guendalina Borghese e per quelli di destra la sezione era “Guendalina“), è chiusa da tempo per ristrutturazione, non c’è nessuno. Poco lontano – 700 metri– agli arcinemici del “Centro sociale la strada“, occupato quando Giorgia aveva 17 anni "in occasione del 27° anniversario della morte del Che", promettono "ora più che mai lotta dura ai fascisti". Tutto come da programma, proprio come il fatto che i suoi amici festeggiano quasi increduli. "Che quella ragazza di 15 anni alla quale firmai la prima tessera in sezione avesse qualcosa di speciale – dice Andrea De Priamo, già segretario della sezione Msi della Garbatella, una vita nella poltica romana e oggi senatore di Fd’I – l’avevo capito presto, che sarebbe diventata quello che è diventata scrivendo il 21 ottobre del 2022 una pagina di storia, va al di là dell’immaginabile. Ed è una cosa che mi provoca emozione e orgoglio".

Il mood è molto positivo anche a Mostacciano, quartiere di palazzi borghesi e strade ombreggiate dai pini. Qui Giogia Meloni frequenta la chiesa di Santa Maria del Carmelo, il cui parroco Don Fernando "ha sposato Totti", dicono i parrocchiani per nobilitarlo. Lui è schivo ma conferma che la premier è tra i suoi fedeli: "Giorgia fequenta la nostra parrocchia, quest’anno un po’ meno, credo per via degli impegni". Il quartiere fa quasi a gara per celebrarla. "La conosco da prima che fosse ministra nel governo Berlusconi – ricorda Mimmo De Masi, suo parrucchiere storico – e posso dire che non se la è mai tirata. Mai venuta con la scorta, sempre semplice, diretta. Per tutti era ed è semplicemente Giorgia. Farle cambiare pettinatura era difficile, ci sono riuscito una sola volta. Mi diceva: fammi semplice".

E il mantra Giorgia-persona-semplice te lo ripetono tutti. "E’ una mia cliente da anni – dice l’edicolante Rina Mosca – viene sempre a comprare cose per la figlia. Come una qualunque. Una volta una signora la chiamò onorevole e lei le disse sorridendo: “onorevole alla Camera, qui sono Giorgia“. E’ una persona alla mano, molto determinata. E poi è una donna, e non mi pare poco. Noi vendiamo anche il suo ultimo libro, che va benissimo. L’ho messo proprio accanto a quello di Veltroni, per par condicio, ma lei vende un sacco, lui, un paio di copie. Sarà mica un caso". E ride.

Poco lontano c’è il bar Rotondi, dove la nuova premier è cliente. "Viene qui con sua figlia – ricorda il titolare, Nicola – sempre di corsa ma sorridente. Pochi caffè e sorrisi per tutti, anche se è piuttosto riservata: mai si è fatta offrire nulla". "E’ proprio tosta – interviene la signora Maria Vittoria Lucia, che orgliosamente ricorda di essere “a Mostacciano da 47 anni“ – altrimenti non sarebbe arrivata dove è arrivata. L’invidia è una brutta cosa, temo che molti ce l’avranno con lei. Speriamo che non le mettano i bastoni tra le ruote". Impiegati pubblici, pensonati, commercianti, imprenditori sono tra i suoi maggiori sponsor nel quartiere. "Giorgia Meloni – dice Aldo Segante, imprenditore – è uno dei pochi politici che ha mostrato di avere visione ed è stata capace di tenere testa a uomini con una concezione superata della politica, come Berlusconi. Le consiglio di diffidare dai tanti amici, che ora prolifereranno, e di stare attenta ai trappoloni".