Mercoledì 24 Aprile 2024

Il prete fa un’omelia No vax E i fedeli escono dalla chiesa

Don Tarcisio Colombo

Don Tarcisio Colombo

CASORATE PRIMO (Pavia)

Dal pulpito ha criticato i vaccini e la linea adottata dal governo per fronteggiare la pandemia e i fedeli, dopo aver urlato di smetterla, sono usciti dalla chiesa. È accaduto durante la messa di fine anno e anche ieri la chiesa parrocchiale di San Vittore Martire a Casorate, al confine tra le province di Milano e Pavia è rimasta semi deserta per la messa domenicale. Don Tarcisio Colombo, questo il nome del parroco finito al centro delle polemiche, non è nuovo a certe esternazioni. Sono note le sue prese di posizione contro Greta Thunberg definita "un pericolo per i giovani". E anche per questo motivo il suo arrivo in città, dopo essere stato a Pavia e a Voghera, non era stato ben visto.

"Nella vita bisogna sapere ascoltare anche chi ha un’opinione diversa dalla propria – ha commentato don Colombo –. Se in questa fase storica si dice qualcosa di diverso sulla pandemia rispetto al sentire comune si viene additati come No Vax". Il sacerdote, però, non ha voluto dire se sia vaccinato o meno contro il Covid-19: "A questa domanda rispondo solo ai medici, sulle questioni personali di salute non c’è bisogno di dare risposte a persone che non siano dottori". I parrocchiani, intanto, non lo seguono. "Ognuno è libero di dire quello che crede – ha sottolineato una di questi, Antonia Iuliano –, ma non ha molto senso criticare i vaccini e le scelte del governo visto come corre il contagio". Prende le distanze dal prete anche l’arcidiocesi di Milano, della quale fa parte la parrocchia di San Vittore Martire. "Al momento non sappiamo nei dettagli che cosa il parroco abbia detto durante l’omelia – precisa la Curia ambrosiana –: il vicario di zona, monsignor Michele Elli, è già in contatto con lui per verificare l’accaduto. Certo una dichiarazione simile sarebbe fuori luogo, sia nei contenuti, sia per l’occasione: l’omelia è un momento liturgico, non per fare discorsi politici o di altro genere".

All’orizzonte, però, non ci sarebbero provvedimenti disciplinari o di altro genere, "esiste la libertà di espressione", anche se "spiace", non nascondono dall’arcivescovado, "perché la diocesi sul tema della campagna vaccinale ha sempre avuto una posizione chiara e netta a favore dei vaccini e, su oltre 1.600 sacerdoti, finora di situazioni simili ne abbiamo registrate solo un paio". È stato anche ricordato che dall’inizio della pandemia diverse parrocchie hanno messo a disposizione spazi per procedere alle vaccinazioni e in alcune sono state allestite strutture diventate dei veri hub vaccinali che hanno potuto inoculare i vaccini a migliaia di persone.

Manuela Marziani

Simona Ballatore