Sabato 20 Aprile 2024

Il premier Draghi: Mosca si fermi "E adesso il dialogo è impossibile"

La solidarietà del governo all’Ucraina. L’ambasciata italiana a Kiev resta aperta

ROMA

"Con la Russia ora il dialogo è impossibile. Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati", ha detto, il premier Mario Draghi intervenendo nel pomeriggio di ieri al G7 in videoconferenza dopo essersi riunito, assieme ai ministri più coinvolti nella crisi e al presidente Mattarella, in un Consiglio supremo di difesa dall’atmosfera tesa. Il premier ha espresso "Solidarietà piena dell’Italia all’Ucraina" aggiungendo che "quanto succede lì riguarda tutti noi e nostre democrazie". "L’Ucraina è un Paese Ue, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima sovranità", ha osservato. "Solidarietà piena al popolo e al presidente ucraino", ha proseguito appellandosi a Putin affinché "metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraina in modo incondizionato. Sono ore di grande preoccupazione per i cittadini: il governo intende lavorare senza sosta per risolvere la crisi accanto ai nostri alleati. La nostra ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti".

"L’Italia ponderi le sue iniziative nei confronti di Mosca e garantisca la sicurezza dei nostri cittadini". I toni insoliti utilizzati dall’ambasciatore russo a Roma Sergey Razov, dopo la sua convocazione alla Farnesina, danno il senso dell’impatto devastante dell’invasione dell’Ucraina sulle relazioni diplomatiche tra i russi e gli occidentali, che ha incrinato anche un rapporto tradizionalmente aperto e dialogante con gli italiani.

red. est.