Giovedì 18 Aprile 2024

Il Pos delle polemiche Critiche di Bankitalia, tensione col governo Poi Meloni abbassa i toni

Per via Nazionale alcune scelte sui contanti favoriscono l’evasione. La reazione del sottosegretario Fazzolari: "Siete al servizio delle banche". Nota di Palazzo Chigi: "Mai messa in discussione autonomia dell’Istituto"

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di Antonio Troise

Lo strappo istituzionale si consuma nel primo pomeriggio. Ed è di quelli che lasciano il segno. Secondo round di audizioni sulla manovra. Tocca a Bankitalia esprimere il suo verdetto. E non è tenero nei confronti dell’esecutivo. A via Nazionale non vanno giù gli interventi sul reddito di cittadinanza, sul tetto al contante e soprattutto sul Pos. Parole che, a loro volta, non piacciono per nulla a Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per il programma ed esponente di punta di Fratelli d’Italia, da sempre considerato molto vicino a Giorgia Meloni. Uno scontro che spinge Palazzo Chigi ad una frettolosa retromarcia: "L’autonomia della Banca d’Italia non è in discussione", filtra in una nota ufficiale del governo. Ma ormai la polemica è innescata. Ed è anche il segno dei mal di pancia di pezzi della maggioranza sulla linea considerata troppo filo-draghiana della premier.

Fatto sta che, durante l’audizione del capo del dipartimento economia di Bankitalia, Stefano Balassone, sono pochi i parlamentari in presenza (appena 4) e addirittura di meno quelli collegati da remoto (3). Eppure, da via Nazionale, arrivano una stoccata pesante sulla soglia delle sanzioni per chi non utilizza il Pos fino a 60 euro. Una misura che insieme all’innalzamento del tetto per il contante rischiano, secondo Bankitalia, di favorire la criminalità e la lotta all’evasione. Capitoli che avevano spinto anche il Quirinale ad una moral suasion sul governo per modificarle. "Sono misure che, contrariamente a quanto fatto negli ultimi anni, vanno nella direzione di agevolare l’uso del contante", scandisce l’esponente di via Nazionale. Che spezza una lancia a favore del reddito di cittadinanza, che ha aiutato i più deboli e ha contenuto le pesanti ricadute della pandemia per oltre un milione di italiani a rischio povertà. Se non è una bocciatura, poco ci manca. Tanto che la reazione non si fa attendere. "Le critiche di Bankitalia? Non mi sorprendono. Bankitalia è partecipata da banche private", incalza il sottosegretario per il programma Giovanbattista Fazzolarii. Le critiche arrivano da più fronti, gli fanno notare. Ma il braccio destro di Meloni replica: "Abbiamo contro Bankitalia, Confindustria e i sindacati, significa che tanto male non stiamo facendo".

Ma è soprattutto l’attacco a Via Nazionale, alla vigilia del giudizio dell’Ue sulla manovra, a spingere la premier a gettare acqua sul fuoco. Il sottosegretario Fazzolari "non ha mai messo in discussione l’autonomia di Bankitalia". Precisano fonti di governo che aggiungono: "Le parole di Fabrizio Balassone di Bankitalia nel corso dell’audizione, sul tema della moneta elettronica e del denaro contante, delineavano una legittima visione a sostegno dell’utilizzo della moneta elettronica, che è una moneta privata. Con la stessa legittimità altri - tra cui anche la Bce - sottolineano e ricordano l’esigenza di non escludere dal circuito di pagamento il denaro contante, che al momento è l’unica moneta a corso legale. Quindi posizioni legittime, e nessuna polemica". Sarà. Ma ormai lo scontro è partito. Va all’attacco Federico Fornaro deputato di Articolo 1 del gruppo Pd Italia Democratica e progressista: "Sguaiato e indifendibile attacco alla serietà e all’indipendenza di Banca d’Italia". Sulla stessa linea il senatore Pd, Antonio Misiani: "Aspettiamo con ansia una tirata contro il complotto della finanza demo-pluto-giudaico-massonica".