Emilio Cellini (foto) è di Russi (Ravenna). Com’è nata la manifestazione al porto?
"Martedì sera, dopo la fumata nera al termine dell’incontro tra governo e sindacati di settore, c’è stato un giro di telefonate tra noi autotrasportatori, in particolare di coloro che trasportano i container. Alle 6 eravamo all’ingresso del porto San Vitale, la fila si è subito allungata con l’arrivo di colleghi provenienti da altre città e diretti ai vari terminal".
Mentre perorate i vostri diritti, intanto il porto si ferma.
"Ma noi siamo quelli che durante il lockdown venivano chiamati ‘eroi’ perché viaggiavamo comunque per garantire gli approvvigionamenti. E adesso ci trattano così. Dicono che non possono toccare le accise, ma con questi costi i margini economici si sono ridotti dal 50 al 70%".
Alcuni sostengono che tra voi ci sono ‘infiltrati’ che creano confusione. Come risponde?
"Che gli infiltrati stanno dove c’è denaro, e qui non ce n’è".
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