Papa Francesco lascia fuori dalla porta il segretario di Stato americano. Atteso mercoledì dentro le mura leonine, il ministro degli Esteri a stelle e strisce, Mike Pompeo, si dovrà accontentare di un faccia a faccia col timoniere della Segreteria di Stato vaticana, il cardinale Pietro Parolin, e col suo corrispettivo ecclesiale, l’arcivescovo Paul Gallagher. Fonti della Santa Sede fanno sapere che non è previsto alcun incontro tra il braccio destro di Trump e Bergoglio. Tra un mese è tempo di presidenziali Oltreoceano ed è prassi che il Papa non riceva autorità politiche in campagna elettorale.
Certo è che nel caso specifico sul mancato strappo al protocollo non può non aver pesato l’intervento a gamba tesa di Pompeo sull’accordo fra Cina e Santa Sede. Nei giorni scorsi l’americano si era spinto a dire che, a due anni di distanza dall’intesa, il patto "non aveva protetto i cattolici dalle depredazioni del Partito". Non solo, aveva sfidato la Santa Sede: in caso di rinnovo dell’accordo, per Pompeo il Vaticano finirà "per mettere a rischio la sua autorità morale".
g. p.