Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Pnrr non preoccupa più Draghi: obiettivi vicini

Il clima è cambiato rispetto ad una settimana fa, quando Draghi lanciò il suo ultimatum ai partiti sulle riforme previste nel Pnrr. Ieri a Palazzo Chigi c’è stato un nuovo tavolo per verificare lo stato di attuazione del cronoprogramma concordato con Bruxelles. E il premier, Mario Draghi, al termine della riunione del Consiglio dei ministri, non ha nascosto l’ottimismo: "Rispetteremo gli obiettivi, sono tranquillo". È toccato, poi, al sottosegretario Roberto Garofoli, fare il punto sui 45 progetti che dovranno essere raggiunti entro la fine di giugno. Traguardi fondamentali per sbloccare le prossime rate dei fondi europei. La prossima sarà di 24 miliardi a cui si aggiungere un’ulteriore tranche a fine anno di 22 miliardi. Degli obiettivi programmati nel primo semestre, ben 41 comportano solo il conseguimento di milestone, ovvero l’adozione di norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi.

Si tratta, in ogni caso, spiega Garofoli, "di obiettivi fondamentali per la trasformazione del Paese". Fra i capitoli più importanti quelli sul fronte della sanità, con il nuovo sistema territoriale e il ricorso più spinto alla telemedicina, che dovrà coinvolgere oltre 800mila over 65. Previsto poi il riordino del settore degli appalti pubblici e la digitalizzazione delle stazioni appaltanti. Consistente anche il pacchetto destinato alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, l’istruzione e la ricerca, l’inclusione e la coesione. "Al netto dei 18 obiettivi già conseguiti – ha annunciato Garofoli – entro la prossima settimana saranno raggiunti 5 obiettivi del Ministero della Salute, 4 del Ministero della Cultura, 2 del Ministero dello Sviluppo Economico e 1 del Ministero dell’Istruzione".

Antonio Troise