Sabato 20 Aprile 2024

Il pm nella bufera Indagò sulla Juve, ma spunta un video "Odio i bianconeri"

Le parole di Santoriello: tifo Napoli, mi toccò anche archiviare

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di Paolo Franci

È il 14 giugno 2019. Ciro Santoriello, uno dei tre pm dell’inchiesta Prisma sui conti della Juventus, è tra i relatori a un convegno sul pallone e ’La prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e sportiva’. A un certo punto in un video spuntato in queste ultime ore sul web dice: "Sì vabbè lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso è importante il Napoli, come pubblico ministero... sono anti juventino, contro i ladrocini in campo, eppure mi è toccato scrivere archiviazioni...". Una frase buttata lì con tono scherzoso che vuole essere da bar, leggera. D’altra parte Santoriello – nato a Latina 57 anni fa, curriculum da qui a laggiù – ha il gusto della battuta che utilizza per stemperare. Nell’era del politically correct e del tribunale social in servizio permanente però, quell’uscita lì ci mette un attimo a passare da leggera a grave leggerezza. Una di quelle che ti catapultano in un tritacarne. Certo, il fatto di essere uno dei magistrati che ha spulciato i conti della Juve e firmato coi colleghi Gianoglio e Bendoni la richiesta di rinvio a giudizio per la Juve e 12 persone – tra cui gli ex dirigenti Andrea Agnelli, Nedved, Paratici e Arrivabene, il 27 marzo c’è l’udienza preliminare con il gip Marco Picco – con quell’uscita lì fa a cazzotti di brutto. Inevitabile.

In realtà Santoriello avrebbe un ‘alibi’ di ferro. Un precedente, da sventolare in faccia a chi punta il dito. Un alibi che è racchiuso in quella frase che lo ha trascinato nella bufera. Nel 2016 è lui a firmare l’archiviazione per l’inchiesta su presunto falso in bilancio dei bianconeri. Un dispositivo che ha fatto storia e giurisprudenza. Ma questo importa poco al popolo dei tifosi juventini perché quella frase, quell’ "odio la Juve" è l’innesco di una tempesta social. Come dar loro torto nel mezzo di un’inchiesta che è già costata alla Juve 15 punti di penalizzazione? In questa situazione paradossale, si aggiunge un altro paradosso.

A difendere Santoriello arriva non uno qualunque, ma Luigi Chiappero, storico legale bianconero e difensore di due ex dirigenti nell’inchiesta Prisma, Marco Re e Stefano Bertola. Dice, Chiappero a La Stampa: "Santoriello è un magistrato colto che non ha mai confuso il calcio con il diritto. E ricorderei come fu proprio lui ad archiviare tutte le accuse in un procedimento sui conti della Juve".