Martedì 23 Aprile 2024

Il piano top secret "London Bridge is down" Così scatta la successione

Il protocollo post morte: saluto coi cannoni, social media pubblici in blackout. I tempi per l’incoronazione, il baciamano dei figli e il bastone: "Viva il re"

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"London Bridge is down". Il Ponte di Londra è crollato: ecco la formula con la quale il segretario personale di Elisabetta II, sir Christopher Geidt, ha comunicato alla prima ministra Liz Truss la morte della regina. Il Palazzo aveva pronto un protocollo da seguire – in più versioni, aggiornate continuamente negli anni e detenute da Buckingham Palace, dal governo e dalla Bbc – dopo la tragedia. L’operazione ‘Spring Tide’, marea di primavera, consiste nei piani messi a punto per far salire al trono Carlo alla morte della regina. Il piano è estremamente dettagliato e comprende l’eventualità di disordini pubblici se la bandiera non dovesse essere esposta a mezz’asta in segno di lutto entro dieci minuti dalla morte della sovrana o come gestire l’arrivo di turisti da tutto il mondo per i funerali. E ancora come gestire potenziali attacchi terroristici o potenziare il trasporto pubblico.

Spring Tide è diviso per giornate e affronta tutti gli scenari dei giorni successivi alla dipartita. Il ministro della Difesa organizzerà il saluto ufficiale coi cannoni e saranno proclamati due minuti di silenzio in tutto il Paese per ricordare la sovrana, mentre Carlo è stato nominato re immediatamente col nome di Carlo III. L’incoronazione ufficiale alla presenza dell’arcivescovo di Canterbury si terrà qualche mese dopo la morte della sovrana e ovviamente cambierà anche l’inno nazionale che non sarà più God save the queen bensì God save the king. Il discorso alla nazione del nuovo re sarà trasmesso alle sei del pomeriggio, dopo una udienza con la prima ministra. Da tradizione, i suoi figli dovranno baciare il suo anello. Carlo riceverà anche un bastone che simboleggia i poteri e le prerogative regali, e mentre lo prenderà dovrà scandire la frase: "La regina è morta, vive il re". Fra i provvedimenti che il governo britannico ha come da previsione adottato vi è un blackout dei social media pubblici. La Bbc ha una sua procedura (chiamata Rats) su come comunicare il decesso della sovrana: trasmissioni interrotte e riprese con la frase "This is the Bbc from London", prima dell’annuncio.

Il giorno della morte viene chiamato, nelle comunicazioni interne agli apparati dello stato ‘D-Day’ e, a seguire, i giorni successivi fino al funerale, D+1, D+2 e via enumerando. A divulgare la notizia è stato un flash della Press Association, l’agenzia di stampa inglese. Nello stesso istante, un commesso vestito a lutto è uscito da Buckingham Palace, attraverserà la ghiaia rosa opaco e ha appeso un avviso bordato di nero ai cancelli. Le sedute del Parlamento a Londra e di quelli in Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono state sospese e aggiornate. La bara della sovrana sarà portata da Buckingham Palace al Palazzo di Westminster dove sarà esposta al pubblico per 23 ore al giorno per tre giorni. I funerali di Stato si terranno dieci giorni dopo la morte. Ma la giornata non sarà festiva. Il periodo di lutto per la morte della regina Elisabetta durerà 10 giorni, fino ai funerali. In questa fase saranno rinviati eventi sportivi, saranno allestiti maxi schermi in tutte le principali città del Paese per seguire la copertura mediatica. Nella fase terminale è stato il medico personale ad avere accesso alla sua stanza per redigere i bollettini e tenere i contatti con l’esterno.

Marco Principini