Giovedì 18 Aprile 2024

Il Papa verso Kiev: andrò appena possibile

La ’confessione’ di Francesco a un bimbo ucraino. La prossima settimana incontrerà gli emissari del presidente Zelensky

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CITTÀ DEL VATICANO

Il Papa rilancia la possibilità di un suo viaggio a Kiev e annuncia che per questo, la prossima settimana, incontrerà una delegazione del governo ucraino. A chiedere nuovamente al Pontefice di una sua possibile visita nel Paese martoriato da oltre cento giorni di guerra è stato un bambino. E ai bambini ieri Papa Francesco ha dedicato una preghiera speciale: "Preghiamo insieme per i bambini rimasti orfani e che fuggono dalla guerra; per quelli che soffrono in tutto il mondo a causa della fame, della mancanza di cure, degli abusi e delle violenze; per quelli a cui è stato negato il diritto di nascere. Proteggiamo tutti i bambini!".

Nel Cortile di San Damaso, in una atmosfera di festa con 160 bambini, alcuni dei quali disabili, altri profughi, tra le domande torna la questione del viaggio a Kiev. "Mi chiamo Sachar, vengo dall’Ucraina. Non ho una domanda ma piuttosto una richiesta: può venire in Ucraina per salvare tutti i bambini che adesso soffrono lì?", ha chiesto al Papa un ragazzo che era all’incontro del Cortile dei Bambini.

Francesco lo ha salutato in ucraino e poi ha detto: "Sono contento che tu sia qui: io penso tanto ai bambini in Ucraina, e per questo ho inviato alcuni cardinali che aiutino lì e siano vicino a tutta la gente, ma soprattutto ai bambini. Io avrei voglia di andare in Ucraina; soltanto, devo aspettare il momento per farlo, sai?, perché non è facile prendere una decisione che può fare più del male a tutto il mondo che del bene. Devo cercare il momento giusto per farlo".

Un altro viaggio invece è stato annunciato nei dettagli: è quello all’Aquila che ci sarà domenica 28 agosto per la Perdonanza e l’apertura della Porta Santa a Collemaggio. Il Pontefice incontrerà anche i familiari delle vittime del terremoto del 2009. E sono in molti a ricordare in queste ore la stessa visita compiuta da Benedetto XVI proprio quell’anno, e il fatto che lasciò sulla tomba di Celestino V, il Pontefice dimissionario, la sua stola. Un gesto profetico dal momento che quattro anni dopo fu lui a rinunciare al suo ruolo di Papa.

Tornando alla giornata di Papa Francesco, oltre ai bambini a San Damaso, ha visto nel Palazzo apostolico rappresentanti di Federsanità. Con loro ha ricordato i momenti duri della pandemia ma soprattutto ha rinnovato l’appello a sostenere la sanità, "pubblica e gratuita per tutti".

Marco Principini