Giovedì 18 Aprile 2024

Il Papa e la premier Francesco ‘economista’ "Aiuti alle famiglie" Lei: costruiamo il futuro

Radiografia di un Paese con pochi bimbi agli Stati generali della Natalità . La battuta sul vestito: "Siamo entrambi vestiti di bianco".

L’occhio vuole vuole la sua parte, e come si fa a non soffermarsi su quella mise identica? Giorgia Meloni sul palco dell’Auditorium della Conciliazione in total white, come il Papa al suo fianco. Dicono che Bergoglio l’abbia segnalato: siamo vestiti uguali. Chissà se è vero. Fatto sta che quel bianco identico comunque c’era. Caso? Dress code sbagliato oppure una scelta meditata da parte della premier nella giornata conclusiva degli Stati generali sulla Natalità, della serie: il Pontefice ed io siamo dalla stessa parte. Certo, lui un po’ le rovina il gioco; vero è che su molte cose i due sono d’accordo, ma una differenza c’è, e non secondaria. Riguarda il principale cavallo di battaglia della destra, e cioè l’immigrazione. "Natalità e accoglienza non vanno mai contrapposte, perché sono due facce della stessa medaglia", scandisce Papa Francesco. E di rimando, la premier sottolinea: "Vogliamo restituire agli italiani la certezza e l’orgoglio di vivere in una nazione capace di solidarietà, in grado di guardare il futuro".

Insomma non è escluso che con l’abito apparentemente fuori luogo la presidente del Consiglio volesse inviare un messaggio preciso. In effetti, molte delle cose che il Papa più di sinistra della storia e la premier più di destra dell’Italia repubblicana dicono sono simili. Perché identico è il cruccio per la bassa natalità, il Paese che invecchia, il vuoto di assistenza per le famiglie. Bergoglio, che resta seduto "e mi scuso di non parlare in piedi ma non tollero il dolore", spiega come il problema dell’inverno demografico "sia centrale per tutti, soprattutto per il futuro dell’Italia e dell’Europa". Insiste Giorgia: "Noi vogliamo un ’Italia in cui la natalità sia riconosciuta". Dal canto suo, Papa Francesco elenca questioni concrete: "Le giovani generazioni sperimentano più di tutti una sensazione di precarietà. Difficoltà a trovare un lavoro stabile, case dal costo proibitivo, affitti alle stelle e salari insufficienti sono problemi reali, che interpellano la politica". E Giorgia incalza: "Santità, noi amiamo le nostre famiglie, crediamo nel nostro futuro e faremo fino in fondo la nostra parte". Gigi De Palo, organizzatore dell’evento, invita addetti ai lavori e leader di tutti i partiti a lavorare assieme ad un piano "per arrivare a quota 500mila nuovi nati nel 2033". Concorda Francesco: "È necessario affrontare il problema insieme, senza steccati ideologici e prese di posizione preconcette".

Anche Giorgia però ci tiene a marcare un po’ il suo territorio e apre una polemica dalla quale il Papa si era tenuto lontano: "Vogliamo che non sia più scandaloso dire che siamo tutti nati da un uomo e una donna, che non sia un tabù dire che la natalità non è in vendita, che l’utero non si affitta e i figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere e magari restituire".

Prima gli interventi pubblici. Poi chiacchierano lontano da occhi indiscreti. In privato le due sponde del Tevere probabilmente hanno discusso un po’ dell’argomento del giorno, ma soprattutto di quello del giorno dopo: l’incontro che avranno oggi tutte e due con il presidente ucraino Zelensky.

Antonella Coppari