Martedì 16 Aprile 2024

Il Papa del sorriso Luciani sarà beato "Basta fake news Morì per un infarto"

Celebrazione domani in San Pietro. Il ricordo della nipote

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Albino Luciani eletto il 26 agosto 1978. Papa con il nome di Giovanni Paolo I

Il ricordo più toccante è quello della nipote Lina Petri. Lei quando lo zio Albino Luciani era vescovo era solo una bambina ma sua mamma, la sorella del futuro Papa, le raccontava della loro infanzia a Canale d’Agordo ma anche della guerra e della resistenza. Tra gli episodi c’è il commento che lo zio fece sull’incontro tra Mussolini e Hitler che ebbero a villa Gaggia, tra Feltre e Belluno, nel luglio del 1943: "‘Siòn ente man de doi matt’. Siamo nelle mani di due pazzi".

Giovanni Paolo I era "il Papa del sorriso" ma fu anche molto di più: un prete e un vescovo accanto alla gente, con gli ultimi, con la sua umiltà che deve essere esempio per tutti nella Chiesa. "È difficile imitare un Papa in quanto Papa, ma credo che nel caso di Albino Luciani – dice il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin – c’è una messe di virtù umane, cristiane e sacerdotali che tutti possono imitare".

Luciani sarà beatificato domani in San Pietro e la reliquia che sarà portata a Papa Francesco sarà non un frammento del corpo o delle vesti ma un suo scritto autografo del 1956. "Una novità", è stato sottolineato in una conferenza stampa in Vaticano nel corso della quale il postulatore della causa di beatificazione, il cardinale Beniamino Stella, ha detto che la ricerca per arrivare al traguardo è stata "senza sconti". Suor Margherita Marin, una delle religiose che fu sua assistente nel mese di pontificato, ricorda l’ultimo giorno di vita di Luciani. In dialetto veneto le aveva detto di non perdere troppo tempo a stirare la sua camicia: "Stiri solo il colletto e i polsi che il resto non si vede mica sa...". Poi, prima di andare a dormire la salutò "con un gesto della mano, sorridendo... mi sembra di vederlo ancora lì sulla porta. Sereno come sempre". Poi la morte improvvisa, un infarto, sul quale però molto si è speculato. "Le fake news sono durate anche troppo tempo", sottolinea la vice postulatrice Stefania Falasca. Ci fu, invece, un difetto di comunicazione da parte del Vaticano dovuto al fatto che "entrare nella sua stanza trovandolo morto furono, appunto due suore". E questo sicuramete a contribuito ad alimentare le fak newes.

Marco Principini