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Prato, 21 giugno 2022 - "Sinceramente? È stato più bello di come immaginassi". Viola Righini ce l’ha fatta: ha volteggiato sulle note dei valzer viennesi al ballo delle debuttanti – che nel frattempo ha cambiato nome in ballo di fine anno – organizzato dal Convitto Cicognini di Prato in coppia con l'amica di liceo, Adele Landolfi. Grazie a Viola la cerimonia è stata aperta "a tutte le coppie liberamente formate", quindi anche alle coppie gay. Solo pochi mesi fa, come imponeva l’etichetta, era vietato: solo maschi con femmine, in smoking lui, in abito lungo lei. E invece è stata la più giovane a indossare lo smoking, con la sua compagna in abito lungo color grigio perla. Non è stato un percorso facile né tanto meno indolore. Ci sono state polemiche, offese sui social quando la richiesta di aprire il ballo alle coppie gay emerse alla luce del sole, circa due mesi fa. "Non dovevo essere io l’accompagnatrice di Viola - spiega Adele Landolfi -. Ma ho scelto di farle da spalla perché sono cresciuta con un fratello gay che è stato discriminato negli anni della scuola, un ragazzo che per questo non ha voluto terminare le superiori". La diciottenne oggi è tornata a Napoli per le vacanze e ogni giorno si sente con Viola, che invece è a Prato impegnata nella preparazione della maturità. Viola, partiamo dalle emozioni: cosa è rimasto dopo il ballo? "È stata una grande emozione, più di quanto mi aspettassi. Se devo essere sincera mi sono sentita tanto gli occhi addosso, ma è stata un’esperienza bellissima, a parte i piedi distrutti...". Battaglia vinta? "Sono strafelice di questo percorso prima di tutto per me stessa. Era una battaglia che mi interessava in prima persona e sono felice perché aver cambiato le regole del ballo di fine anno potrà aiutare ...
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