Martedì 23 Aprile 2024

Il Movimento ancora in stallo Ricorsi legali bloccano l’ex premier

I parlamentari scalpitano: la guida del nuovo capo politico tarda a manifestarsi

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Le polemiche sul messaggio di Grillo rischiano di imprimere una battuta d’arresto all’atteso processo di rilancio del Movimento, con la nuova leadership di Giuseppe Conte (foto). I gruppi 5 Stelle scalpitano. Aspettano un chiarimento sull’organizzazione del nuovo partito, sui ruoli ed anche sulla strategia politica. Non fosse altro che per iniziare a mettere in ordine qualche casella in vista delle prossime amministrative.

"Non abbiamo nessuno che sia deputato a parlarne e a trattare" si lamenta infatti un deputato. Non lo è Conte, non ancora insignito della carica di capo. Nè Crimi, a cui un Tribunale ha già tolto la rappresentanza legale. Il "reggente" prova a tenere insieme il M5s come può ed ha anche avviato la sua controffensiva legale: il 30 aprile in Corte d’appello a Cagliari verrà infatti discusso il reclamo di Crimi contro la nomina del curatore legale che ha preso il suo posto. C’è stata una prima udienza il 9 aprile, ma la difesa di Crimi ha chiesto un rinvio. Ma il tempo corre e il rinvio potrebbe arrivare a giochi fatti.

Forse, anche per questo, Conte resta alla finestra. Né è stata definita la querelle con Rousseau: dopo la comunicazione del nuovo regolamento sul trattamento economico dei parlamentari, con la definizione dell’ammontare da versare, anche per il "mantenimento delle piattaforme tecnologiche", nel week-end il gruppo di Montecitorio ha dovuto ripetere la votazione per l’indicazione dei candidati in alcune commissioni. Il primo tentativo di voto con Google Form è stato annullato, perché i voti risultavano visibili nel corso del procedimento. Un passo falso a cui guarda Casaleggio che continua a considerare Rousseau come imprescindibile dal M5s.