Il mistero del traghetto Trovati video nel telefono: Gaia si è gettata in mare

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di Pier Giorgio Ruggeri

PADERNO PONCHIELLI (Cremona)

I video mai spediti ma rimasti in memoria portano alla svolta: il perito che ha esaminato il cellulare di Gaia Randazzo, la ventenne scomparsa nella notte dal 10 all’11 novembre dal traghetto che la stava portando in Sicilia, ha raccolto elementi per avvalorare la tesi del suicidio, inseriti nella consulenza che è stata depositata ieri alla Procura di Palermo. Il tecnico incaricato dai pm non ha dubbi: la ragazza si sarebbe lanciata in mare. Una conclusione, che oggi sarà messa a disposizione dei legali della famiglia della 20enne di Paderno Ponchielli, Cremona, e che si basa su alcuni filmati girati e mai inviati dalla stessa Gaia in cui si comprenderebbe la sua volontà di farla finita, probabilmente per la fine del rapporto con il fidanzato. "Abbiamo saputo del deposito da parte del consulente della procura, Luigi Bellanca, del riscontro sulle attività svolte – informa l’avvocato Paolo Grillo, che assiste la famiglia di Gaia –. Sappiamo che ha aperto il cellulare e che ha trovato alcuni video. Non sappiamo il contenuto ma ci è stato riferito che i video sono stati sicuramente girati da Gaia sulla nave, in momenti diversi, e che in essi ci sarebbe la chiave della sua scomparsa. Tuttavia seguiamo le procedure e abbiamo chiesto al nostro consulente, Marco Arcuri, di richiedere i file perché così potremo farci un’idea precisa e informare compiutamente la famiglia". Con ogni probabilità i video saranno consegnati nella giornata di oggi. Secondo indiscrezioni sarebbero tre diversi spezzoni nei quali la ragazza espone chiaramente la sua intenzione di farla finita, con riferimenti all’ex ragazzo. Una volta terminato di registrare l’ultimo video Gaia avfebbe riposto il cellulare nello zaino e si sarebbe allontanata dal ponte cinque, mentre il fratello che era con lei stava dormendo. La ragazza è salita sul ponte nove e lì avrebbe messo in pratica il tragico piano.