Martedì 23 Aprile 2024

Il miracolo dell’Olympia Un superstite tra le fiamme

Giovane bielorusso portato in salvo dal relitto due giorni dopo l’incendio. Trovato il corpo carbonizzato di un camionista nel suo mezzo. Ancora 10 dispersi

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Un giovane bielorusso di 21 anni incredibilmente quasi illeso e portato in salvo, e un corpo carbonizzato trovato dentro uno dei camion che erano nella stiva del traghetto che ancora brucia. È questo il bilancio al termine del terzo giorno di soccorsi in mare per spegnere le fiamme e trovare possibili superstiti a bordo dell’Euroferry Olympia, il traghetto della Grimaldi Lines devastato da un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi poche miglia a nord di Corfù, lungo la rotta che dalla Grecia porta a Brindisi. Sulla base della lista passeggeri sarebbe quindi sceso a dieci il bilancio dei dispersi che si continuano a cercare freneticamente. Il giovane superstite ha detto di aver sentito a bordo altre voci. "Fortunatamente sono vivo" sono state le sue prime parole. Lontani dall’incubo anche 19 italiani che insieme ad altri 39 passeggeri del traghetto, per lo più autotrasportatori, hanno fatto ritorno in Italia ieri mattina.

Sono arrivati a Brindisi con la Florencia, sempre della flotta Grimaldi, e hanno raccontato il terrore vissuto: "Abbiamo perso tutto – ha detto uno di loro –, abbiamo perso il camion, e per adesso anche il lavoro, ora vediamo cosa succede". "Ho pensato di morire, avevo inviato un messaggio di addio a mia moglie", ha confessato un altro che ha spiegato anche che, "qualcuno ha tentato di andare ai camion per recuperare soldi, documenti, patenti". Per questo, forse alcuni non sono più riusciti a raggiungere il ponte da dove tutti gli altri sono saliti sulle scialuppe.

Tutti concordi nel sostenere che le procedure di salvataggio, condotte dall’equipaggio di Grimaldi e poi anche dalla Guardia di finanza italiana, siano state impeccabili. Anche il comandante della Euroferry Olympia, Vincenzo Meglio, 42 anni, di Procida, ha fornito la sua ricostruzione. "Le fiamme si sono propagate in maniera velocissima – ha detto – se avessimo aspettato ancora cinque minuti anche la zona delle scialuppe sarebbe andata a fuoco". "Al momento in cui ho dichiarato l’abbandono nave tutti i passeggeri e l’equipaggio erano sul ponte, il commissario di bordo mi ha ripetuto più volte, dopo averli contati, che erano tutti presenti". Sulla ragione per cui ancora diverse persone risultino disperse aggiunge: "Non escludo che per paura qualcuno abbia deciso di tuffarsi in mare oppure si sia allontanato senza avvertire l’equipaggio, per recuperare qualche effetto personale dalla cabina e non sia più riuscito a tornare per salire sulle scialuppe". La Grimaldi Lines, esclude tassativamente che possa esserci stato un overbooking, specificando che per altro era vietato l’accesso ai garage.

red. int.