Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ministro e l’assalto sul bus "Poteva capitare ovunque"

Lamorgese visita la città dove il 26enne somalo ha accoltellato 5 persone. Esclusa l’ipotesi di un attentato. Salvini e Meloni all’attacco: "Si dimetta"

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di Manuel Spadazzi

e Lorenzo Muccioli

"Non è un terrorista, ma una persona disturbata". Non ha dubbi il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel descrivere Somane Duula, il 26enne somalo che sabato scorso ha seminato il terrore a Rimini, accoltellando due donne controllori sul bus e poi, durante la sua folle fuga, altre tre persone tra cui un bambino di sei anni. Il ministro si è presentato ieri a Rimini con Lamberto Giannini, capo della Polizia, per fare il punto con istituzioni e forze dell’ordine sull’incredibile aggressione. Duula "è in Europa dal 2015. È stato in Svezia, Danimarca, Austria, Germania, Svizzera". E in Svizzera "ha fatto regolarmente la domanda di protezione internazionale". È in Italia da mesi, da alcune settimane era ospitato in via provvisoria in un centro di accoglienza della Croce rossa a Riccione. "Escludiamo la pista terroristica – dice la ministra – Abbiamo seguito il caso da Roma, in collegamento con le polizie europee", e non stati ravvisati elementi per ipotizzare un atto di terrorismo. Per la Lamorgese "è stato un episodio che non doveva capitare, ma che poteva accadere in qualunque parte d’Italia o d’Europa". E parla di Duula come di "una persona disturbata. Si stanno facendo tutti gli accertamenti del caso dal punto di vista psichiatrico".

Le dichiarazioni della ministra a Rimini hanno sollevato, da subito, l’ennesimo vespaio. A partire dal leader della Lega, Matteo Salvini: "La Lamorgese dice che poteva capitare ovunque. Secondo me un ministro dell’Interno che dice questo prima cambia mestiere e meglio è per l’Italia e gli italiani". Non fa sconti neanche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: "L’unica attività a cui si dedica ormai il ministero dell’Interno è reprimere chi osa fare domande sulla gestione del Covid, multare chi contesta pacificamente il governo. Cos’altro deve accadere per sostituire Lamorgese con qualcuno di capace?". E il capogruppo di Fd’I alla Camera, Francesco Lollobrigida, proprio da Rimini rincara la dose: "Il ministro Lamorgese avrebbe dovuto scusarsi e dimettersi. Ha detto che poteva succedere ovunque, infatti sta accadendo ovunque in Italia perché la nostra nazione è diventata il ricettacolo di delinquenti, folli, drogati".

Intanto emergono nuovi dettagli dall’indagine, coordinata dal pm Davide Ercolani. Sabato mattina Duula si era presentato in questura dicendo di essere stato aggredito da un altro straniero ospite della struttura di Riccione. Ma "al momento non vi sono riscontri oggettivi dell’aggressione", dicono gli inquirenti. Alla psichiatra che l’ha visitato, il 26enne ha parlato di vari episodi di cui sarebbe stato vittima in passato. Un racconto confuso. Secondo il procuratore capo Elisabetta Melotti non ci sono elementi "per pensare a un gesto premeditato". E l’unica segnalazione è del 10 settembre: Duula aveva dato in escandescenza al momento di fare il tampone dopo la quarantena. Poi, il giorno dopo l’escalation di violenza iniziata sul bus. L’interrogatorio di garanzia è slittato a oggi, perché fino a ieri non si è trovato un interprete.