Mercoledì 24 Aprile 2024

Il maltempo piega l’Italia Trombe d’aria e nubifragi: due morti Perde pezzi il campanile di Venezia

Centro Nord devastato da piogge e raffiche di vento fino a 150 chilometri orari. Le vittime in Toscana. Apprensione a piazza San Marco per il simbolo della città. Decine i feriti: emergenza nazionale

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di Emanuela Rosi

I morti sono numeri: due in Toscana. Erano vite che la tempesta ieri mattina, in un attimo, ha spazzato via. Laura Maria Zuccari aveva 68 anni e quando ha visto arrivare le nubi nere e gonfie dal mare si è preoccupata. Non per sé, ma per la cagnolina e la sua padrona che vivono su una panchina del parco in un quartiere popolare di Carrara. Un ramo si è spezzato e l’ha uccisa senza darle il tempo di mettersi al riparo. In provincia di Lucca, il cinquantenne Daniele Giorgi stava tagliando un albero, ma il vento è stato più veloce ad abbatterne uno vicino e colpirlo in pieno.

Sono numeri i feriti: decine. Decine anche gli evacuati tra Emilia-Romagna e Toscana. Partendo dalla Corsica dove la tempesta ha lasciato dietro di sé cinque vittime e dieci in ospedale, tra i quali una ragazza italiana di 23 anni in vacanza in campeggio. Numeri gli interventi dei vigili del fuoco: migliaia, mettendo insieme tutte le Regioni colpite dalla Liguria alla Toscana per arrivare al Veneto, passando per l’Emilia-Romagna e la Lombardia. Ventisettemila le famiglie senza luce in Toscana. Troppi per contarli gli alberi abbattuti, i rami pericolanti, i tetti scoperchiati, le coperture crollate, le strade bloccate, gli stabilimenti balneari sbriciolati. Milioni di euro il conto dei danni.

L’ultimo (l’ennesimo) stato di emergenza regionale, già dichiarata dai presidenti della Toscana Giani e del Veneto Zaia, e che si sta ora valutando se trasformare in nazionale, per gli esperti l’ha provocata un ’Downdraft’, letteralmente ’scoppio’: fenomeno imprevidile, compatibile con l’allerta gialla diramata il giorno prima e che resterà almeno fino a stasera. Le raffiche di vento registrate sul litorale toscano sono arrivate a 130-150 chilometri orari. E il calore accumulato dalle acque del mare ha incrementato l’energia a disposizione del sistema temporalesco. Risultato: un disastro.

La tempesta è arrivata a Venezia dove ha fatto precipitare frammenti del campanile di San Marco. Ha flagellato il Ferrarese scoperchiando i tetti di una trentina di case e alcune aziende a Bondeno, abbattendo una gru su alcune villette nel capoluogo. È dispersa sull’Appennino Tosco-Emiliano, fra le province di Reggio Emilia e Massa Carrara, una donna di 76 anni partita in cerca di funghi con marito e figlio. È partito dalla Liguria il disastro, con la linea ferroviaria interrotta per ore fra Chiavari e Sestri Levante, la chiusura dell’Area archeologica di Luni e della Fortezza di Sarzana (La Spezia) gravemente ferite, le case scoperchiate, le strade impercorribili. Ha devastato la Toscana: danni in tutte e dieci le province, ha dichiarato il presidente Eugenio Giani, appena uscito dall’emergenza di siccità e incendi. Massa Carrara, Lucca e Pistoia quelle più colpite. Nelle prime due si piangono i morti, si cura il maggior numero di feriti. Tra loro la turista settantenne rimasta intrappolata, in un campeggio di Marina di Massa, dentro la roulotte schiacciata da un albero come fosse carta. Ci hanno messo un paio d’ore a liberarla i vigili del fuoco, mentre in ospedale già curavano i tre nipoti feriti in modo lieve.

In quelle tre province si fatica a contare i danni milionari, a partire dal grande impianto fieristico di Marina di Carrara devastato, dalle scuole che a settembre non riapriranno. Lì si sono concentrati mezzi di soccorso e volontari. E la sala operativa avverte: rischio alto anche oggi. Mentre il grande navigatore Giovanni Soldini conta i danni alla sua Maserati Multi70, sollevata dal vento in un cantiere vicino a Marina di Carrara e sbattuta a metri di distana, e avverte: "L’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti. Per limitare le conseguenze dobbiamo agire ora".

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