Per approfondire:
"La preside non vuol essere disturbata". Al centralino del liceo linguistico ’Montale’ di Roma, in via di Bravetta, quadrante ovest della città, il personale Ata fatica a smistare il traffico. C’è un’aria diversa nel grande istituto romano finito in cronaca per la presunta relazione sentimentale tra la dirigente scolastica, 50 anni, e un maturando 19enne, consigliere d’istituto in surroga. Sezioni dalla A alla T: qui centinaia di ragazzi e ragazze fanno i conti con la notorietà inaspettata del luogo in cui studiano. L’imbarazzo è più forte del gossip. Spavalderia da social ed esibizionismo giovanile scivolano sotto il cielo plumbeo. Quasi nessuno ha voglia di metterci la faccia. Solo i ragazzi del Collettivo affrontano la presunta liaison: "Inammissibile: se così fosse la preside se ne deve andare". Anche perché "a scuola la tensione è ormai insostenibile". Roma, scandalo al liceo: "La preside sta con l'alunno", a far luce arrivano gli ispettori La donna non risponde al cellulare. Telefono staccato. In autotutela, probabilmente. O per la necessità di raccogliere le forze e stabilire una linea con i propri legali in vista dell’incontro odierno con l’ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale. La difesa sin qui seguita – denunciare il complotto di esponenti scolastici della vecchia guardia spiazzati dal cambio ai vertici dell’istituto – appare inadeguata rispetto alla specificità e alla pesantezza dell’accusa: aver abusato del proprio ruolo per stabilire un rapporto troppo intimo con un allievo. Vero, falso o non dimostrabile? Nessun reato in qualsiasi caso. Perché il protagonista della presunta relazione segreta – peraltro subito spiattellata agli amici, poi ammessa coi genitori e infine denunciata ai docenti – è già maggiorenne. Ma l’uscita della preside dal sentiero educativo, se provata, potrebbe costarle il futuro da dirigente e persino il posto di lavoro (il matrimonio chissà). Lei nega tutto. Ma il 19enne e i suoi ...
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