Venerdì 19 Aprile 2024

"Il killer di don Roberto ha tentato di decapitarlo"

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Ridha Mahmoudi voleva decapitare don Roberto Malgesini (nella foto), il prete devoto ai poveri ucciso nei giorni scorsi. È quanto emerge dall’ordinanza di convalida del suo arresto firmata dal gip di Como che riporta lo osservazioni del consulente Giovanni Scola. "L’ampia ferita al collo – scrive l’esperto – appare suggerire un tentativo di decapitazione". Le coltellate al prete, come confermato dallo stesso Mahmoudi, sono state 5 o 6.

Durante l’interrogatorio in Questura Mahmoudi ha detto che si era sentito tradito dal prete e dai suoi legali (coi quali lo aveva messo in contatto proprio il ‘don’, ndr), gli avvocati Rusconi, perchè, di comune accordo col Prefetto, avevano – secondo lui – indotto un oculista di Como a redigere un certificato falso nel quale si certificava che la patologia che aveva agli occhi potesse essere curata in Tunisia". E quindi avrebbe potuto essere espulso dall’Italia.

L’omicida ha anche raccontato che "il prete gli aveva chiesto perdono", ma che lui lo aveva ritenuto "tardivo". L’uomo ha detto che il sacerdote si era abbassato per posare una scatola nella sua auto e in quel momento lo aveva afferrato per i capelli e con il coltello gli aveva tagliato il collo. Il prete – ha aggiunto – gli aveva chiesto perdono ma, ritenendo il suo pentimento tardivo, aveva reiteratamente colpito il corpo del sacerdote.