Giovedì 18 Aprile 2024

Il grillino Fico difende il privilegio "Carta verde? Non per i parlamentari"

Bufera sulle parole del presidente della Camera. Quindi la marcia indietro: "Faremo come tutti gli altri italiani"

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di Claudia Marin

È bufera in Parlamento sull’obbligo per gli onorevoli di mostrare il green pass per accedervi. Il dibattito tra i gruppi si è acceso ieri in seguito alla presa di posizione di Roberto Fico, presidente della Camera, netto sul no: "Non mi sento vicino alle posizioni di chi dice qui si entra solo con il Green pass", aveva dichiarato durante la cerimonia del Ventaglio. "Non è possibile chiedere chi è vaccinato e chi no, è una questione che non c’è", aveva ulteriormente chiarito.

Ma il giorno dopo scoppiano le polemiche, con il Pd, Italia Viva e Forza Italia in prima linea affinché deputati e senatori diano il buon esempio ai cittadini. E vengano dunque inclusi anche i palazzi della politica tra i luoghi dove la certificazione dovrebbe essere obbligatoria per l’accesso. Mentre la Lega tace e così anche i 5 Stelle, stretti tra l’imbarazzo e le contraddizioni interne, Fratelli d’Italia conferma la sua contrarietà al Green pass tout court, come a gran parte delle limitazioni anti Covid, senza, però, che vi siano differenze di trattamento tra cittadini e parlamentari. Ma il clamore delle voci contrarie al numero uno di Montecitorio è tale che lo stesso Fico, verso sera, torna sui suoi passi: "Quello che sarà per i cittadini italiani sarà per i parlamentari italiani, come è sempre stato sotto la mia presidenza", commenta il presidente della Camera dalla Festa dell’Unità di Napoli, non senza una frecciata: "Qualcuno ha voluto interpretare in qualche altro modo le mie parole". Parole che, in realtà, nella prima versione avevano ben poco di ambiguo. E, del resto, fin dalla mattina, proprio nella movimentata giornata in cui dalla cabina di regia arriva l’obbligo di Green pass per bar e ristoranti al chiuso, tra i parlamentari cresce il pressing per un confronto con Fico al fine di introdurre l’obbligo di esibire l’attestato che certifica l’avvenuta vaccinazione contro il Covid o la guarigione anche per entrare alla Camera e al Senato. "Facciamolo subito", chiede la deputata Pd Alessia Morani.

"Il tema è importante, in una fase difficile come questa, di recrudescenza del virus, credo sia fondamentale che la politica dia il buon esempio". Tra i dem sulla stessa linea anche il senatore Andrea Marcucci: "Non si capisce perché il Parlamento debba essere unico luogo pubblico senza green pass. Le riserve del presidente Fico vanno superate: Camera e Senato devono adeguarsi al resto del Paese. Mi auguro un forte sostegno di tutti i gruppi parlamentari a questa proposta".

Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, in una lettera al presidente Fico non solo lo invita a rendere il Green pass per i deputati requisito per l’accesso ai locali della Camera, ma chiede anche "la pubblicazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione dei deputati". Analogo parere per Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, ma soprattutto vice-presidente della Camera: "Green pass per entrare nei cinema e nelle palestre e non per accedere al Parlamento? Follia. Non trovo nulla di strano che venga applicata anche ai palazzi della politica".

Favorevole anche Gaetano Quagliariello di Coraggio Italia, che ricorda come in Parlamento "c’è un assembramento naturale, è difficile mantenere il distanziamento". Conferma la contrarietà al certificato verde Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ma non vuole differenze tra cittadini e parlamentari: "Il Green pass ai parlamentari è un tema secondario, il problema è che si sta usando in maniera totalmente sbagliata" e "sta diventando uno strumento di discriminazione sanitaria". Certo, però, "se si mette dentro ai ristoranti, non sarò io a dire che non va messo per i parlamentari, ma non sono d’accordo sull’uso del Green pass che è diverso da quello per cui nasce. Era uno strumento per favorire il turismo, aiutare l’economia e favorire la libertà di movimento tra le persone, ma sta diventando un’altra cosa".