Martedì 23 Aprile 2024

Il grillino Cubeddu resta deputato grazie a un bagno alluvionato

Il 5 Stelle si salva perché l’acqua ha distrutto le schede elettorali del 2018. Vinse il collegio per 17 voti

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Scranno garantito, causa alluvione. Il deputato dei 5Stelle, Sebastiano Cubeddu (M5s, classe 1966, di Guidonia, Roma, avvocato lavorista, nella foto) ha avuto ragione lui, in merito al ricorso presentato dalla deputata della Lega, Barbara Saltamartini. La pasionaria leghista aveva perso il collegio uninominale 15 di Lazio 1 per soli 17 voti e aveva fatto ricorso alla Giunta per le elezioni della Camera, contestando l’elezione di Cubeddu, ma ieri l’Aula della Camera l’ha confermata.

La storia, finita bene per Cubeddu, ha però dell’incredibile. Tutto inizia il 4 marzo 2018, quando, nel collegio uninominale di Tivoli (e circondario) vince Cubeddu, con 55.373 voti contro i 55.356 della Saltamartini. Ma le schede bianche (2.151) e nulle (2.773) sono tante, troppe, e il centrodestra fa subito ricorso. La Giunta delle elezioni della Camera ci lavora su due anni. Esaminati i verbali, la Saltamartini passa davanti e, a quel punto, vengono riconteggiate bianche e nulle: la Saltamartini è sempre avanti, di 115 voti. La Giunta, a quel punto, decide per un ricontare anche le schede valide, ma solo il 10%.

E qui arriva l’imprevisto, sotto forma di Furia della Natura, che salva Cubebbu: il Presidente del Tribunale di Tivoli comunica alla Giunta che le schede valide sono ridotte a poltiglia inconsultabile a causa dell’allagamento della toilette (sic) dove erano conservate, causa un’alluvione. Cubeddu, di fatto, è salvo, ma il centrodestra va su tutte le furie: "Queste cose si vedono solo in Sud America!" urlano.

La Giunta, ovviamente, si divide e, con 14 voti contro 11, porta in Aula la conferma dell’elezione del buon Cubeddu. Il quale ha passato due anni in ambasce: se fosse passata l’invalidità della sua elezione, l’avvocato tornava a casa, la Saltamartini, invece, essendo già eletta nel proporzionale, avrebbe rinunciato al seggio, facendo entrare in Parlamento il primo dei non eletti della coalizione di centrodestra, tale Fabio Forte, che ha perso così l’occasione della vita.

Ieri, finalmente, il voto in Aula: la maggioranza giallorossa approva, in via definitiva, l’elezione di Cubeddu con 272 voti favorevoli e 208 contrari (il centrodestra). È fatta. Cubeddu adesso commenta pacato: "La Giunta e l’Aula hanno convalidato la mia elezione, rispettando le regole. L’alluvione non ha permesso l’annullamento del voto, ma vede, io faccio l’avvocato: se l’istruttoria di un processo non si può portare a termine, quel procedimento è nullo".

Cubeddu, che sta con tutti e due i piedi saldamente nel M5s, si augura che "la legislatura arrivi alla sua fine naturale. Abbiamo ancora tante cose da fare". Alluvioni o meno.