"Il Grande centro non esiste Per ora è un grande pollaio"

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di Alessandro Farruggia

Professor Roberto D’Alimonte, al centro c’è movimento. Ma la strada per la nascita di un “grande centro“ non può prescindere dalla legge elettorale?

"Non necessariamente. Se fosse una operazione di successo, nel senso di raccogliere un consenso tra il 5 e il 10%, il polo di centro potrebbe impedire al Rosatellum di essere decisivo, cioè di dare la maggioranza assoluta dei seggi alla destra o alla sinistra e a quel punto il centro diventerebbe pivotale. In altre parole diventerebbe praticamente impossibile fare qualunque maggioranza di governo senza il centro. Detto questo, il proporzionale faciliterebbe di molto il raggiungimento di questo obiettivo".

Lei ha scritto che il proporzionale "significherebbe il ritorno alla democrazia della delega". Anche con una soglia elevata come il 5% il proporzionale non è una buona soluzione?

"Non sarebbe la soluzione adatta per il nostro paese in questa fase storica. Con partiti deboli e un livello di fiducia bassissimo da parte dei cittadini, nella classe politica abbiamo bisogno di sistemi che diano agli elettori la possibilità di scegliere chi governa. Quindi sistemi che incentivino la formazione di coalizioni prima del voto e che siano disproporzionali, cioè che riescano a trasformare una maggioranza relativa di voti in maggioranza assoluta di seggi".

E invece il proporzionalimo ha molti consensi, secondo alcuni anche di quel Renzi per il quale il proporzionale sarebbe un nuovo cambio di tattica. Obbligato?

"Non c’è dubbio che sarebbe un cambio. Ma sarà così? Stiamo a vedere. Certo è che favorendo la formazione di un grande centro si muove inevitabilmente in direzione del proporzionale anche perché con un consenso modesto rischia di restare fuori dal Parlamento. Nel suo caso anche una soglia bassa sarebbe rischiosa".

Qual è il bacino potenziale del centro, in caso di legge elettorale proporzionale?

"Tutto dipende da come si presenta agli elettori. L’operazione ha un senso ma al momento non è molto attraente. Invece di un grande centro mi sembra un grande pollaio".

Che farà Forza Italia? E qual è il suo interesse?

"Non so cosa voglia fare Berlusconi. Ci sta pensando. All’interno di Forza Italia ci sono posizioni diverse. C’è chi è tentato dal grande centro e chi resta affezionato alla alleanza con Salvini e Meloni. L’interesse di Berlusconi è andare al governo. Lo potrebbe fare sia difendendo l’attuale Rosatellum sia appoggiando il ritorno al proporzionale, nonostante l’attuale modesto pacchetto di voti. Lui è già centrale".