Il governo: troppi test, così è il caos

"In merito ai tamponi dobbiamo fare una giusta comunicazione su quando serve effettuare l’esame. In queste ore vi è un assalto alle farmacie, ai laboratori analisi, alle Asl per fare i test. Attenzione però che c’è una tempistica da rispettare. Se oggi tutti si recano a fare un tampone, perché hanno avuto un contatto nella giornata di ieri o di oggi, quel tampone diventerà negativo e non servirà assolutamente a nulla. Sovraccaricherà il sistema per avere una risposta non affidabile". Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ai microfoni di Radio 105, interpellato sull’abbondanza di test processati in questi giorni. "Così facendo tu rischi, pensando di essere negativo, di contagiare altre persone – avverte Sileri –. L’indicazione va data dal medico competente che saprà dire alla persona che ha un contratto stretto e ha i sintomi, se e quando deve fare un test diagnostico".

Altrimenti rischiamo il caos. "Se io oggi faccio un tampone, perché mi preparo alla cena della vigilia – spiega –, il tampone fa la fotografia di adesso e io potrei diventare positivo nella giornata di domani o contagiarmi nella giornata di domani e in due o tre giorni diventare positivo".