Mercoledì 24 Aprile 2024

Il governo si spacca anche sul bonus ai nonni I ministri renziani: un rischio per la salute

Bufera dopo l’estensione del voucher baby sitter ai parenti. Cottarelli: "Soldi buttati via, ora abbiamo pure il nonno di Stato" Bonetti e Bellanova: "Anziani da tutelare, devono mantenere il distanziamento dai bimbi. Sarebbe meglio investire sui giovani"

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E così anche il bonus nonni baby sitter finisce nel tritacarne della contesa politica, oltre che di una valanga di commenti e polemiche sui social. Non sono passate 24 ore dalla circolare Inps che estende la possibilità di pagare anche i familiari non conviventi con i voucher per l’assistenza ai bambini, introdotti con i decreti per il Coronavirus, che non solo l’opposizione, ma anche i ministri renziani Elena Bonetti e Teresa Bellanova bocciano la soluzione. Il motivo? Il possibile effetto boomerang, in termini di contagio, a danno degli anziani. Mentre Carlo Cottarelli parla ironicamente di "nonno di Stato".

La responsabile della Famiglia dell’esecutivo giallo-rosso boccia l’estensione del bonus senza mezzi termini: "Ho preso atto della circolare Inps. Resta il fatto che anche in questa fase i nonni devono essere oggetto della nostra massima tutela e proteggere la loro salute che era e resta una priorità".

Altrettanto duro il ministro Bellanova che parla di "scelta che sinceramente mi lascia perplessa, una decisione incomprensibile davanti alla necessità di prevenire il contagio e tutelare le generazioni più fragili". Mentre – insiste – "si potrebbe piuttosto investire quei soldi per assumere ragazze e ragazzi giovani, spesso portatori di professionalità e competenze specifiche". E non si risparmia il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato: "Una scelta assurda. Mi sa che presiedere l’Inps non è proprio il mestiere adatto per Tridico".

Ugualmente contraria la Bernini, capo-gruppo di Forza Italia al Senato: "Mi ero persuasa, ascoltando schiere di virologi, che i bambini, fortunatamente colpiti dal Covid in modo lieve, possano però trasmettere il virus ai nonni facendoli ammalare gravemente. Per questo era nato il bonus baby sitter: per salvaguardare gli anziani. Ora scopro che viene esteso ai nonni. Ma dov’è la coerenza?".

Si mostra più che scettico, ma per ragioni di finanza pubblica, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici alla Cattolica di Milano: "Ma i nonni starebbero con i nipotini comunque, per affetto. Perché buttar via i soldi così? Ora abbiamo pure il nonno di Stato".

Piercamillo Falasca di +Europa, invece, si preoccupa dei giovani: "Significa sottrarre ulteriori risorse a quei giovani che possono usare l’assistenza ai bambini come forma di integrazione al reddito e ingresso nel mondo del lavoro". A conti fatti, il welfare dei nonni è una realtà significativa dell’assistenza familiare. Secondo l’Istat, quando entrambi i genitori lavorano, nel 60,4% dei casi i bambini sotto i due anni vengono lasciati ai nonni. Come si vede si tratta di un servizio diffuso che se da volontario dovesse diventare a pagamento finirebbe per assorbire la gran parte dei bonus baby sitter per il Coronavirus: 1.200 euro a famiglia, 2.000 per gli operatori sanitari e della sicurezza. Ma per ’nonno Libero’, Lino Banfi, "meglio un bonus che un malus e dunque propongo di istituire i senior sitter".