Sabato 20 Aprile 2024

Il giallo della relazione con lo studente La dirigente ascoltata dagli ispettori

Non si placano le polemiche dopo il gossip sulla presunta storia con un liceale maggiorenne. Un amico del ragazzo: "Lui si è pentito che siano uscite queste voci, nelle chat solo colloqui cordiali"

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di Giulia Prosperetti

Non si placa la bufera sul liceo di Roma dove – secondo quanto raccontano gli studenti – il clima è diventato, ormai, "insostenibile". Con una nota diffusa mercoledì scorso il Collettivo dell’istituto ha chiesto le dimissioni della preside nel caso "trovassero fondamento le voci di una relazione con uno studente 19enne". Messa alla gogna, con tanto di scritte a caratteri cubitali sui muri della scuola, la dirigente respinge le accuse. Per far luce sulla vicenda l’Ufficio scolastico regionale ha aperto un’ispezione amministrativa.

Ieri la dirigente è stata ascoltata dall’ispettrice incaricata alla quale ha raccontato la sua verità. Pochi giorni fa, in un’altra intervista al ‘Corriere della Sera’, si era detta pronta a "giurare davanti a chiunque" che "con il ragazzo non c’è stato nulla di nulla". Ripercorrendo la sua conoscenza con lo studente, rappresentante d’istituto, ha detto di aver parlato con lui "diverse volte durante l’occupazione della scuola" e ha raccontato di aver accettato dal giovane un passaggio "con la sua macchina al commissariato per la denuncia dei locali occupati" dove li aspettava anche un rappresentante dei genitori.

"Spero davvero di poter chiarire tutto con l’Ufficio scolastico regionale – aveva affermato la preside in vista dell’incontro di ieri con l’ispettrice – ma in questa scuola non mi hanno mai visto di buon occhio, fin dal primo momento. Sono nell’anno di prova: qualcuno avrà pensato che in un attimo poteva farmi cacciare".

L’avvio dell’ispezione è un atto dovuto che scatta ogni volta che arriva una segnalazione "circostanziata e verificabile". Nessuna ‘sentenza’ è, dunque, già scritta e si attende la relazione che verrà prodotta dall’Ufficio scolastico al termine dell’indagine. Sulla base di quanto emerso dall’ispezione verranno, poi, presi eventuali provvedimenti disciplinari. Ieri davanti al liceo diversi studenti hanno espresso solidarietà alla preside.

"Lui si è pentito che sia uscita questa storia, è dispiaciuto: io sapevo che le chat con la preside erano solo colloqui cordiali" fa sapere un amico del diciannovenne. "La maggior parte degli studenti – dice un altro ragazzo – non è indignata. Pensiamo in molti la stessa cosa: ‘Sono maggiorenni fanno come gli pare. Nel caso poi non c’è nemmeno stata compromissione nell’andamento scolastico del ragazzo".

Il problema, sebbene lo studente sia maggiorenne, è di natura disciplinare. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro prevede, infatti, il licenziamento per "la recidiva nel biennio di atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale o quando l’atto, il comportamento o la molestia rivestano carattere di particolare gravità o riguardino, comunque, studentesse o studenti".