Venerdì 19 Aprile 2024

Il giallo del Paperone morto Eredità da 35 miliardi Ma nessuno sa chi sia

Il Fisco americano ha incassato sette miliardi di tasse sulla successione "Era tra i 30 più ricchi del mondo". Nella lista Forbes non risultano decessi.

Il giallo del Paperone morto  Eredità da 35 miliardi  Ma nessuno sa chi sia

Il giallo del Paperone morto Eredità da 35 miliardi Ma nessuno sa chi sia

di Alessandro Belardettì

In America è caccia al Paperone misterioso. Lo scorso 28 febbraio un Mister X miliardario è morto, ma a rendersene conto sembra sia stato solo il fisco Usa (e gli eredi, che hanno pagato la cifra record di sette miliardi di dollari in imposte di successione). Una cifra che rimanda a un patrimonio del defunto tra i primi 30 al mondo. Il dilemma è che nessuno dei super ricchi statunitensi è passato a miglior vita lo scorso anno. E nemmeno fra gli stranieri – come l’ex patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio (24,8 miliardi) morto nel giugno scorso – ci sono profili del genere. Ma è possibile che una persona così facoltosa sia riuscita a vivere lontano dai radar, senza entrare nelle classifiche di Forbes, fino alla morte? Gli Usa si stanno interrogando sull’identità del miliardario del quale è rimasta una sola eclatante traccia: il versamento fiscale da record.

Sembra la sceneggiatura di un film dei fratelli Cohen, ma è tutto vero: il caso è diventato in poco tempo virale, perché si tratta del più alto incasso su una tassa per l’eredità dal 2005. Molti si chiedono a quanto ammonti il tesoro di questo Mister X: secondo il think tank di Washington ’Tax policy center’, posto che le successioni negli States sono tassate al 40% con alcune eccezioni, sette miliardi di dollari in tasse presuppongono un patrimonio o una donazione di almeno 17,5 miliardi di dollari. C’è da considerare, però, che il ’Tax cuts and jobs Act’ del 2017 dell’allora presidente Donald Trump ha raddoppiato l’esenzione dall’imposta sulle successioni. Sebbene la tassa sulla proprietà sia stata ridotta, durante la riforma fiscale del tyccon, gli introiti sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni, probabilmente a causa dell’eccesso di decessi degli anziani durante la pandemia. E queste modifiche contabili portano il valore potenziale della successione misteriosa vicino ai 35 miliardi.

Nell’anno fiscale in corso (iniziato a ottobre), l’esecutivo a stelle e strisce ha raccolto quasi 8 miliardi di dollari in più di tasse sulla proprietà e sulle donazioni rispetto all’anno precedente. Una cifra, quella di almeno 17 miliardi, che secondo i dati di Bloomberg News chiunque la possieda lo farebbe rientrare di diritto tra le cento persone più ricche del mondo, dove si piazzano al vertice volti noti dello spessore di Bernard Arnault, Elon Musk, Jeff Bezos, Bill Gates e Warren Buffett. Il primo a scovare l’enorme trasferimento di denaro è stato John Ricco, economista alla Wharton business school: l’esperto finanziario ha ritenuto che potesse trattarsi di un errore informatico. Un portavoce del Tesoro, però, ha spiegato al sito Quartz (primo ha diffuso la notizia): "Non siamo di fronte a un errore, è tutto vero". Anche un portavoce dell’Internal Revenue Service ha escluso problemi col sistema di elaborazione. Queste sono le uniche informazioni ufficiali a disposizione, visto che le norme sulla privacy impediscono ai funzionari governativi di rendere noti dettagli su qualsiasi dichiarazione dei redditi. Sul Paperone scomparso il mistero resta così fittissimo e si esclude, perché morto l’anno precedente, Sheldon Adelson, magnate dei casinò – con un patrimonio proprio di 35 miliardi di dollari – deceduto a gennaio 2021.

Diversi esperti del settore, nelle loro analisi fanno notare in realtà come sia possibile che uno dei Paperoni mondiali esca di scena in modo anonimo. Ci sono miliardari che sono sempre al centro dell’attenzione mediatica, occupando ogni ambito e schermo, dalla tv, ai social, fino alla stampa. Musk, Buffett, Bezos e Gates, per citarne alcuni. Ma il mondo degli ultra wealthy è formato pure da personaggi defilati, che prediligono l’anonimato. Al punto da risultare, in alcune circostanze, del tutto sconosciuti.