Mercoledì 24 Aprile 2024

Il giallo del cadavere coi tatuaggi "È mio fratello, un ex legionario"

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Sono stati i tatuaggi disseminati sul corpo e riconosciuti dal fratello ad aver risolto il mistero del cadavere trovato il 2 maggio scorso in avanzato stato di decomposizione nei boschi trentini della Val di Fiemme. Si tratta di Andrea Ghirardi, 44 anni, originario di Villadose, in provincia di Rovigo. Nel suo passato anche un’esperienza nella Legione straniera francese. Si era arruolato poco più che ventenne andando in missione nel Corno d’Africa, a Gibuti, in Guinea e in altri Paesi africani. Una esperienza, finita nel 2014, che lo aveva profondamente segnato, e che potrebbe spiegare la sua fine. Il corpo era stato trovato da un escursionista a spasso col cane in una zona impervia e poco frequentata. Tra i pochi oggetti recuperati nelle vicinanze dell’uomo, che si era costruito un riparo di fortuna, vi era un taccuino, su cui compariva la scritta "inizio digiuno", con un calendario scritto a mano a partire dallo scorso 30 luglio. L’ultima data riportata è il 4 ottobre 2021. In fondo al calendario la scritta "crematemi". Per agevolare l’identificazione i carabinieri avevano diffuso le foto dei brandelli d’abito e i tatuaggi. Sarà la comparazione del Dna a dare la conferma della sua identità ma esistono pochi dubbi, visto il riconoscimento dei disegni sulla pelle fatto dal familiare, che si tratti proprio di Ghirardi. "Se li è fatti lui – racconta il fratello Riccardo, parlando da Londra dove lavora al British Museum – avevamo 16 anni quando si è comprato la macchina per i tatuaggi: voleva sperimentare su di me, io mi sono rifiutato e allora se li è fatti su di sé".