Il furgone affiancato in corsa, poi l’inferno

Il vigilante alla guida ha tirato dritto. E con i due colleghi è rimasto nell’abitacolo anche quando l’esplosione ha aperto un varco

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Fotocronaca di una serata di follia. Le guardie giurate avevano da poco finito di prelevare i contanti, due milioni e mezzo di euro, dai supermercati Coop modenesi. Una volta assicurati nel furgone si sono messi in viaggio, tutti e tre seduti nel sedile anteriore. Dopo aver percorso qualche chilometro dell’A1, si sono visti affiancare da due auto. Diversi uomini, col volto travisato da passamontagna, hanno mostrato loro i mitra, ‘invitandoli’ a fermare il furgone. Loro invece hanno tirato dritto. All’altezza di San Cesario, nel Modenese, si è scatenato l’inferno. I banditi iniziano a sparare contro la fiancata sinistra del furgone: il mezzo sbanda e finisce contro il New Jersey. Il sistema di sicurezza frena la marcia e i banditi escono dalle auto. Scattano le mitragliate contro il blindato mentre altri rapinatori esplodono colpi in aria. Le tre guardie restano nel mezzo nonostante la banda inneschi l’esplosivo che, dopo un devastante boato, crea un varco importante nella fiancata del blindato. Intanto sul punto dell’assalto arrivano altre auto con a bordo altrettanti rapinatori che minacciano i camionisti (una decina lungo almeno 5 chilometri di autostrada), obbligandoli a sistemare i mezzi pesanti di traverso. Altri membri della banda sistemano chiodi sulla carreggiata mentre altri banditi ancora fanno esplodere le auto rubate, sulle quali avevano poco prima raggiunto l’autostrada. In quell’inferno di fuoco nell’area di sosta di Castelfranco altri complici, 7-8 persone, bloccano ulteriori mezzi. Anche in questo caso i banditi sistemano sull’asfalto bande chiodate e incendiano tre auto: 7 alla fine quelle date alle fiamme. Poi fanno scendere dalle vetture gli automobilisti continuando ad esplodere colpi in aria e seminando il panico. Infine la fuga. (Fotoservizio Alessandro Fiocchi).

Valentina Reggiani