Mercoledì 24 Aprile 2024

"Il dossier Jfk resta segreto" L’ira dei Kennedy contro Biden

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Anche questo ritardo è colpa del Covid. L’assassinio di John Kennedy avvenuto 58 anni fa divide Joe Biden e gli ultimi eredi di Camelot. Robert F. Kennedy junior, figlio di Robert Kennedy, e Patrick Kennedy, il figlio del senatore Ted, sono furiosi col capo della Casa Bianca. Il nuovo rinvio della rivelazione al pubblico dei nastri top secret sull’uccisione di JFK a Dallas il 22 novembre del 1963, sta mettendo uno contro gli altri il presidente democratico e la dinastia kennediana. Il Covid avrebbe ridotto il personale negli archivi di Stato e i ricercatori specializzati nell’analisi dei documenti hanno chiesto altri 15 mesi in più di lavoro. Biden ha detto sì. La Casa Bianca ha annunciato quasi in sordina venerdì scorso che decine di migliaia di documenti registrati e segreti che fanno parte del dossier Dallas destinati a diventar pubblici questa settimana rimarranno invece sigillati. Una prima parte fino al 22 dicembre del 2021 mentre l’ultima parte sarà resa di dominio pubblico solo nel dicembre del 2022. "Sfortunatamente i temporanei e continui rinvii – scrive la Casa Bianca – si rendono necessari per non compromettere o danneggiare le nostre operazioni di intelligence che sono ancora in corso ma anche per non identificare i nostri sistemi di difesa strategici che potrebbero compromettere le nostre relazioni internazionali. Pur riconoscendo il legittimo diritto della popolazione Usa di conoscere fino in fondo la storia che circonda l’assassinio di JFK, la sicurezza nazionale prevale". In altre parole, traducendo gli specialisti degli archivi non hanno ancora completato il lavoro di selezione e chiesto le necessarie autorizzazioni sulle cose da rendere pubbliche e gli americani dovranno aspettare, soprattutto per le rivelazioni più attese previste nel 2022. ll Congresso americano decise nel 1992 che tutti i documenti governativi, i nastri e i video registrati riguardanti l’assassinio di Kennedy a Dallas sarebbero dovuti diventare pubblici dopo 50 anni. I nipoti di JFK danno battaglia: "È una vergogna, una vergogna contro la democrazia. Non dovremmo avere segreti governativi all’interno del governo: e come diavolo è possibile, dopo 58 anni, giustificare il fatto di non pubblicare questi documenti? I cittadini americani hanno il diritto di conoscere tutto su qualcosa che ha lasciato una cicatrice nell’anima della nostra nazione che perse non solo un presidente ma anche la promessa di un futuro migliore. Credo che per il bene del Paese debba essere pubblicato tutto per comprendere meglio la storia".

Giampaolo Pioli