Morte Maddalena Urbani, il dolore del fratello: "Soffrì più di tutti"

Quando morì il papà lei aveva tre anni. "Stava attraversando un momento difficile, nessuna dipendenza"

Maddalena Urbani in braccio al papà, assieme alla mamma e ai due fratelli più grandi

Maddalena Urbani in braccio al papà, assieme alla mamma e ai due fratelli più grandi

"Mia sorella era speciale, una persona capace di lasciare il segno". Così Luca Urbani, 25 anni, secondogenito del medico-eroe Carlo, ricorda la sorella Maddalena, scomparsa ieri a 21 anni. "Lei era capace di entrarti dentro. Impossibile per chiunque non affezionarsi. Lo provano i tantissimi messaggi di cordoglio che stiamo ricevendo, anche da chi la conosceva appena".

La tragedia è arrivata come un macigno.

"Sono cose che non ci si aspetta. L’autopsia chiarirà cosa è accaduto, se si poteva salvare agendo in tempo".

Che ricordo ha di lei?

"A 19 anni si era trasferita a Perugia, da sola. Voleva essere responsabile, autonoma. Era molto determinata in quello che faceva, non si curava dei giudizi della gente, era ribelle. Amavo molto questo lato del suo carattere".

Nel capoluogo umbro, lavorava in un bar del centro.

"Sì, Maddy era socievole, lasciava un segno in chiunque la incontrasse. Anche il suo datore di lavoro era entusiasta di lei. Una ragazza splendida".

Cosa può esserle successo?

"Mia sorella non aveva dipendenze, stava solo affrontando un periodo complesso. Se passi un momento negativo, è facile cadere in trappola, soprattutto se lontano da casa".

Perché il momento negativo?

"Stava cercando se stessa. Non aveva terminato le superiori, si stava dando da fare per recuperare gli anni persi e rimettersi in carreggiata. Poi, c’è da dire questo: lei è quella che ha accusato più di tutti il colpo quando è morto papà".

Come mai si trovava a Roma?

"Sapevamo che fosse andata a trovare degli amici. Mai ci saremmo immaginati tutto questo. Saranno le indagini a dare risposte. I funerali saranno comunque celebrati a Castelplanio".

Quando vi siete parlati l’ultima volta?

"Qualche giorno fa ci siamo sentiti al telefono. Le ho detto che il 2 aprile mi sarei laureato. Era felicissima di venire. Purtroppo non ha fatto in tempo".