Giovedì 18 Aprile 2024

Il dittatore dello Stato libero dei Bitcoin

L’eccentrico presidente di El Salvador costruisce una località ad hoc per "stampare" moneta digitale. Userà l’energia sprigionata dal vulcano

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di Riccardo Jannello

Il centonovesimo Paese al mondo per Pil nominale (3.788 dollari) è il primo ad avere il Bitcoin come moneta legale assieme al dollaro americano. Ma il presidente Nayib Armando Bukele Ortez – padre musulmano, madre cattolica e lui autodefinitosi credente in Dio –, 40 anni, eletto nel 2019, non si ferma e punta sempre più convintamente sulla criptovaluta. Costruirà nell’est del piccolo Stato centroamericano, al confine con l’Honduras, una Bitcoin City che avrà come approvvigionamento energetico per "stampare" criptovaluta e per mantenere la popolazione l’energia che sottoterra sprigiona la catena vulcanica della Sierra Madre. A Bitcoin City non si pagheranno tasse se non l’Iva. Bukele, proveniente da un’importante famiglia di imprenditori attiva nel campo delle automobili, dell’editoria e delle tv, alla maniera degli uomini forti latinoamericani non considera le proteste della popolazione che vive in condizioni economiche al limite del collasso e dichiara che El Salvador sarà "la Singapore dell’America latina".

La sua Bitcoin Week appena terminata è stata per il "dittatore col cappellino", come lo chiamano gli avversari, un’esaltazione delle proprie idee rivoluzionarie in campo economico. Nel discorso conclusivo, Bukele – sul palco con Samson Mow, amministratore delegato di Blockstream, società che fornisce la tecnologia blockchain sulla quale è basato il Bitcoin – ha spiegato che El Salvador emetterà un primo bond da un miliardo di dollari garantito da Bitcoin per avviare la raccolta dei fondi necessari a costruire la città.

"E lo faremo – ha detto davanti alla folla – iniziando la raccolta fondi nel 2022, anno in cui già saranno disponibili le obbligazioni". Una corsa che il presidente vuole più veloce possibile. La decisione di rendere il Bitcoin valuta di Stato ha iniziato il suo iter il 5 giugno ed è stata ratificata dall’Assemblea legislativa il 7 settembre. Il giorno precedente Bukele aveva acquistato i suoi primi 400 Bitcoin, che al cambio attuale sono poco più di 205mila euro. Nel frattempo, alle perplessità della Banca Mondiale, che aveva risposto no alla richiesta di assistenza di El Salvador, Bukele aveva reagito installando 1500 bancomat con una tecnologia capace di convertire i dollari in Bitcoin. Il presidente "creativo" faceva parte nel passato del Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale, di sinistra, storico rivale dell’Alleanza Repubblicana Nazionalista, conservatore, ma mentre era sindaco di San Salvador, la capitale, fra il 2015 e il 2019, venne espulso dall’Fmln con l’accusa di volerlo screditare e dividere. Decise così di fondare un proprio partito, la Grande Alleanza per l’Unità Nazionale, posizionandosi a destra e vincendo le presidenziali del 2019, dopo di che ha cambiato nome alla sua formazione in "Grandi Idee". Come quella del Bitcoin.